Il presidente usa toni concilianti in vista delle elezioni legislative del 21 febbraio. Nelle ultime settimane il Consiglio dei Guardiani ha escluso dalle liste elettorali circa 9.500 candidati, due terzi del totale
"Gli iraniani hanno il diritto di scegliere tra diversi movimenti politici". A meno di tre settimane dalle elezioni legislative Hassan Rouhani prova a lanciare un messaggio conciliante per mettere un freno al malcontento e alla critiche seguite all'esclusione di migliaia di candidati decisa dal Consiglio dei Guardiani.
"Chi impedisce alle persone di scegliere tra diverse forze politiche e chi scoraggia la gente dall'andare alle urne, è certamente lontano dall'approccio dell'imam Khomeini", ha detto Rouhani in occasione delle annuali celebrazioni per la rivoluzione del 1979.
Finora il Consiglio dei Guardiani ha escluso dalle liste elettorali circa 9.500 candidati, quasi due terzi del totale. Tra questi ci sono anche 92 deputati di vari partiti attualmente in carica.
Dopo le proteste contro il caro vita e la classe politica al potere che hanno scosso il paese negli ultimi mesi, Rouhani ha cercato più volte di mobilitare l'elettorato per scongiurare una bassa affluenza alle urne.
Un boicottagio del voto sarebbe un altro duro colpo alle pretese di legittimità del regime. A spaventare Rouhani però sono anche le previsioni sul possibile tracrollo dell'ala riformista che, unito alla scarsa affluenza, potrebbe favorire l'ascesa degli ultraconservatori, sia alle legislative in programma il 21 febbraio che alle presidenziali del 2021.