La tempesta "Gloria" e la crisi climatica: il piano della Spagna entro il 2040

La Spagna ha dichiarato lo stato di emergenza climatica.
Non si sono ancora placati gli effetti della tempesta Gloria, che ha causato vittime e danni, soprattutto a Barcellona e in Catalogna, e che ora sta imperversando nella Francia meridionale.
Il nuovo governo spagnolo di coalizione, guidato da Pedro Sánchez, è diventato il secondo Stato membro dell'UE a dichiarare un'emergenza climatica.
E promette di introdurre un pacchetto di 30 misure progettate per ridurre le emissioni e adattarsi ai cambiamenti climatici.
Tre le misure chiave:
- Il 95% dell'elettricità entro il 2040 proverrà da fonti rinnovabili
- eliminazione dell'inquinamento da veicoli di grandi dimensioni (autobus e camion)
- settore agricolo da rendere "carbon neutral"
"Non accettare questa sfida è enormemente costoso"
Il ministro spagnolo per la Transizione Ecologica, Teresa Ribera, in conferenza stampa alla Monchoa, sede del governo, dichiara che il governo deve avere una visione d'insieme.
I 100 giorni di Sánchez per la legge "climatica"
I dettagli del piano del governo spagnolo saranno resi pubblici nel momento in cui - entro 100 giorni, ha garantito Sánchez - la proposta di legge sulla crisi climatica andrà al Parlamento per approvazione.