Beirut senza pace. Ancora scontri in Libano

Lacrimogeni sulla folla e barricate per contenere i manifestanti. Nuova giornata di violenze, a Beirut, all'indomani degli scontri che sabato, nella capitale libanese, hanno provocato quasi 400 feriti. Obiettivo delle forze dell'ordine: impedire alla folla di raggiungere il Parlamento: culla, secondo la piazza, della corruzione e dell'inerzia di una classe politica, da più di tre mesi oggetto di una contestazione ormai sfociata in paralisi del Paese.
Al grido di "rivoluzione", "rivoluzione" l'assalto dei manifestanti che si è scontrato con gli idranti, schierati da esercito e polizia. Un muro contro muro esasperato dall'aggravarsi della situazione economica del Libano: antica "Svizzera del Medioriente" oggi a un passo dal baratro di una povertà che minaccia quasi la metà della popolazione.