La storia di Tafida, la bambina a cui non hanno staccato la spina

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Di Stefania De Michele
La storia di Tafida, la bambina a cui non hanno staccato la spina
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Tafida Raqueeb ha 5 anni ed è viva. È sopravvissuta a un'emorragia cerebrale, che l'ha colpita nel febbraio scorso, e alla decisione dei medici del Royal London Hospital di interrompere le cure. Nella terra di mezzo della discrezionalità dei giudici, questa volta l'Alta Corte d'Inghilterra ha dato ragione ai genitori della piccola, che chiedevano di non staccare la spina e di trasferire Tafida all'ospedale pediatrico Gaslini di Genova.

Tafida: al ''Gaslini'' intervento riuscito

"Abbiamo rispettato gli impegni presi con l'Alta Corte britannica che ha ritenuto che il nostro piano terapeutico fosse adeguato e nel migliore interesse della Tafida - spiega Andrea Moscatelli, responsabile del reparto di terapia intensiva del Gaslini - Tafida, una volta arrivata al Gaslini, è stata completamente rivalutata. Dal punto di vista neurochirurgico ha subito un intervento semplice ma delicato che ha migliorato la sua situazione cerebrale e ha facilitato la ripresa della respirazione".

La sottile linea di confine tra speranza e desistenza terapeutica

Tafida ora non ha più bisogno della terapia intensiva, gli interventi a cui è stata sottoposta sono finalizzati all'abbandono graduale della ventilazione e nutrizione artificiale. Solo la riabilitazione mostrerà però quali sono le reali potenzialità della bambina. Ma per la mamma di Tafida, Shelina Begum, è già abbastanza: "Oggi - dice - è un giorno davvero speciale. Tafida è effettivamente fuori dalla terapia intensiva. Questo significa molto per noi e cogliamo l'occasione per ringraziare l'équipe medica del Gaslini che si è presa cura di Tafida".
Shelina sottolinea anche il fatto che la decisione di interrompere le cure si fondava su una premessa sbagliata: "Voglio dire una cosa molto importante: il parere dei medici del Royal London Hospital, che è stato sottoposto al tribunale, si sta rivelando errato. La stessa Tafida sta dimostrando che quelle posizioni sono sbagliate. Voglio rispettare la privacy di Tafida, quindi non andrò nei dettagli dei progressi che ha fatto, ma nei prossimi mesi dovremmo essere in grado di darvi altre buone notizie".

Nonostante l'intervento sia riuscito e i progressi siano evidenti, non è ancora chiaro se Tafida sarà in grado di recuperare conoscenza.