Netanyahu costretto a sospendere un comizio per un allarme aereo

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Di Paolo Alberto Valentieuronews
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Parte un razzo dalla Striscia di Gaza e il premier israeliano è costretto a riparare in un rifugio antiaereo. Immediata rappresaglia dell'aviazione di Tel Aviv

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Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dovuto abbandonare il palco di un comizio elettorale quando sono scattate le sirene di allarme per un attacco missilistico dalla Striscia di Gaza nella notte. Netanyahu si trovava nella cittadina meridionale di Ashkelon, poco distante da Gaza. Un razzo palestinese era stato effettivamente  lanciato ma è anche stato intercettato dal sistema di difesa missilistica israeliana Iron Dome.

È la seconda volta

Questa è stata la seconda volta da settembre in cui Netanyahu ha dovuto essere evacuato a seguito del lancio di un missile da Gaza durante un meeting elettorale. Netanyahu sostiene di sapere come proteggere Israele, ma gli oppositori lo accusano di essere troppo tenero con le minacce che giungono da Gaza.

La reazione dell'aviazione di Tel Aviv

Intanto, in successione l'aviazione israeliana ha colpito obiettivi militari nella Striscia di Gaza. Secondo fonti palestinesi è stata centrata una postazione di Hamas nel Nord della Striscia.

Un'occasione per lo sfidante

Gideon Saar, lo sfidante di Netanyahu alle elezioni di giovedì, ha chiesto in una dichiarazione su Twitter un ``"ampio consenso nazionale per lo smantellamento delle infrastrutture militari'' dei gruppi militanti palestinesi Hamas e la Jihad islamica. Ex aiutante ed ex ministro del governo Netanyahu, Saar è stato a lungo considerato una stella nascente nel Likud e un potenziale futuro erede. Mentre altri attendono pazientemente che Netanyahu si dimetta  autonomamente, Saar è l'unico che ha osato affrontarlo a testa alta. Netanyahu è accusato di corruzione, frode e violazione della fiducia in tre casi diversi in cui avrebbe barattato favori in cambio di doni e di un favorevole sostegno mediatico.

Il Likud alle urne

Oltre centomila membri del Likud si recano giovedì alle urne per decidere (in vista delle elezioni politiche di marzo) se restare ancora sotto la guida di Benyamin Netanyahu oppure affidare le redini del partito allo sfidante Gideon Saar. Le urne si sono aperte alle 9 locali (le ore 8:00 in Italia) e si chiudono  alle 23:00. L'esito del voto sarà reso noto nella mattinata di  venerdì.

L'impotenza di Netanyahu

Nella sua campagna elettorale Saar ha puntato sul fatto che quest'anno, per due volte, Netanyahu non è riuscito a formare un governo a causa dello stallo nei rapporti di forze con il partito centrista Blu Bianco. Saar ha detto che lui più di Netanyahu ha buone probabilità di uscire da questo impasse. Il premier, da parte sua, si è detto persuaso che a marzo (quando ci saranno le nuove elezioni) il Likud sotto la sua leadership saprà impedire la dispersione dei voti della destra nazionalista ed assicurarsi così la vittoria.

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