In campo è finita 0-0, ma Barcellona-Real Madrid - disputata due mesi dopo il rinvio dello scorso 26 ottobre - diventa la scintilla della protesta degli indipendentisti catalani. Disordini e scontri, con 40 feriti e 9 arresti. La rabbia catalana è ben lungi dall'essersi spenta.
BARCELLONA (SPAGNA) - In campo è finita 0-0, senza molte emozioni (otto ammoniti e un gol annullato a Bale), ma questo "Clásico" Barcellona-Real Madrid di calcio verrà ricordato per una serata di tensione, proteste e scontri prima, durante e dopo la partita.
Mercoledi sera circa 25.000 persone si sono riunite all'esterno dello stadio "Camp Nou" di Barcellona sognando l'indipendenza della Catalogna.
All'interno dello stadio, invece, in 100.000 sognavano grandi imprese dei calciatori blaugrana e blancos.
Il movimento separatista catalano aveva promesso di approfittare della copertura mediatica globale del Clasico, per spiegare le ragioni della protesta.
"Anche la situazione in Catalogna non è normale..."
Tra i manifestanti, anche normalissime tifose come Antonia Beltran:
"Non si tratta di un normale 'Clasico'. Ma anche la situazione in Catalogna non è normale. Chiediamo la liberazione dei nostri prigionieri politici. Inoltre, una partita contro il Madrid è sempre speciale. Ma la cosa più importante è l'ingiustizia in Catalogna".
Due mesi dopo
Barcellona-Real Madrid si è giocata quasi due mesi dopo il rinvio dello scorso 26 ottobre, quando la partita fu rinviata su consiglio delle autorità, in un momento in cui la tensione per la situazione in Catalogna era, se possibile, ancora più alta.
Anche stavolta, tuttavia, il problema della sicurezza è stato affrontato con decisione, a tal punto che le due squadre sono state entrambe alloggiate nello stesso hotel vicino allo stadio, sotto la stretta sorveglianza della polizia.
Ma i disordini ci sono stati soprattutto per le strade, con violenti scontri tra i manifestanti e i Mossos d'Esquadra, con lancio di pietre e bottiglie contro gli agenti e cassonetti della spazzatura dati alle fiamme.
Bilancio: 55 feriti (di cui due gravi) e 9 arresti.
I motivi della protesta
Oltre all'indipendenza della Catalogna, gli attivisti catalani chiedono al governo spagnolo la liberazione dei nove leader del movimento in carcere dopo i fatti legati al referendum del 1° ottobre 2017.
Le proteste in una notte di dicembre per una partita di calcio dimostrano che la rabbia dei catalani è ben lungi dall'essersi spenta.