Budapest, nasce l'associazione per le api europee: "No al finto miele cinese"

Budapest, nasce l'associazione per le api europee: "No al finto miele cinese"
Di Zoltan Siposhegyi
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Con il nuovo marchio "European Bee Made", gli apicoltori e i produttori europei di miele provano ad ottenere più aiuti dall'Unione Europea in materia di lotta ai pesticidi e ai prodotti chimici e contro la concorrenza sleale del "finto miele cinese". Intanto le api rischiano di scomparire...

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CASTELLO VAJDAHUNYAD, BUDAPEST (UNGHERIA) - Se vedete il marchio "European Bee Made" su un barattolo di miele, allora potete stare tranquilli.

Significa che è stato fatto da api europee e il prodotto al 100% Made in Europe...
E questo è solo uno degli obiettivi dell'Associazione api europee (www.europeanbee.eu), fondata a Budapest da apicoltori e produttori. 

"Sempre più sostanze chimiche nocive"

István Nagy, ministro ungherese dell'Agricoltura, avverte: fermiamo la strage delle api e l'importazione di finto miele cinese di scadente qualità.

"Dal 2004, 22.000 nuove sostanze chimiche sono state rilasciate e autorizzate nell'UE. È talmente nocivo per l'ambiente che gli impollinatori selvatici, come i calabroni, non possono sopportare. E le api da miele di razza non possono sostituire tutte le specie. È una situazione allarmante".
István Nagy
Ministro dell'Agricoltura - Ungheria
Il ministro István Nagy.

"L'apicoltura? Al massimo, un hobby"

In Ungheria gli apicoltori avvertono questo pericolo. Anche se la presenza di api può aumentare il raccolto di un terzo, gli agricoltori non sono propensi a spendere di più per prodotti chimici non dannosi per le api.

István Sárosi ha diversi alveari a Budapest, ma pensa che nella situazione attuale l'apicoltura non può essere redditizia, al massimo puo essere un hobby.

István Sáros:
"L'anno scorso una famiglia di api ci ha dato 40 chili di miele, quest'anno la produzione è scesa a 25 chili, a causa del maltempo e delle sostanze chimiche. Siamo senza via d'uscita".

*E se le api non impollinano..."

Negli ultimi vent'anni, più della metà della popolazione di insetti naturali è scomparsa dall'Europa.

E' necessario rendersi conto che la diminuzione del numero di insetti riduce drasticamente anche la popolazione di uccelli selvatici, e anche la flora selvatica sta cambiando in peggio. Senza le api da miele e gli apicoltori europei, il danno ambientale nel nostro continente sarebbe molto maggiore e il danno economico incalcolabile. Le api sono necessarie anche per il 75% della produzione alimentare.

Spiega il giornalista di Euronews, Zoltán Siposhegyi:
"Le api si trovano in una situazione sempre più difficile in tutta Europa. Non solo gli agrofarmaci mettono a rischio il loro futuro, ma ora anche i cambiamenti climatici. E se le api non impollinano, ci saranno conseguenze drammatiche per l'intero settore agricolo".

Zoltán Siposhegyi si è appena tolto la maschera necessaria per trattare le api.

Contro il miele "artificiale" cinese

Le statistiche riportano che la Cina produce dieci volte di più "miele" di qualsiasi altro grande vero paese produttore di miele, come l'Argentina, gli Stati Uniti o l'Ucraina. Tuttavia, al giorno d'oggi, tutti sanno bene che il miele cinese viene prodotto artificialmente. Eppure le vendite stanno crescendo, in quanto i consumatori non hanno quasi nessuna informazione sulla provenienza del miele in barattolo che trovano al supermercato.

"Ecco perchè - spiegano i produttori europei - "abbiamo deciso di fondare, il 21 novembre 2019 a Budapest, la nostra nuova organizzazione, l'Associazione per le api europee, con la partecipazione di produttori di tutti i paesi europei".

Risorse addizionali per questo articolo • Redazione di Euronews - Budapest; Edizione italiana, traduzione e doppiaggio: Cristiano Tassinari

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