Il trasferimento della salma del caudillo, istruzioni per l'uso

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Di Sergio Cantone
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Il trasferimento della salma del caudillo, istruzioni per l'uso. Come e perché il governo socialista vuole spostare la salma di Francisco Franco

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È finito il riposo fuori porta per Francisco Franco, il fu Caudillo di Spagna per grazia di Dio. La salma del generalissimo tornerà questo giovedì a Madrid, dopo aver riposato per quattro decadi, nel Valle de los caidos, ossario monumentale, nella Sierra di Guadarrama, a San Lorenzo del Escorial. Nella vicenda c'è una sfumatura di umor nero, sarà infatti inumato nel cimitero di Mingorrubio del Pardo, quartiere periferico della capitale spagnola dove sorge, l'omonimo palazzo, che fu residenza del dittatore fino al decesso nel suo letto, nel 1975.

Si tratta di una vittoria politica per il presidente del governo, il socialista Pedro Sanchez, che aveva fatto di questo trasferimento mortuario una questione politica e programmatica. Sanchez ha voluto dare continuità a una politica di resa dei conti storica iniziata dal capo dell'esecutivo socialista, José Luis Rodriguez Zapatero, che governò il paese iberico, tra il 2004 e il 2008. Zapatero, infatti, a suo tempo sottopose alle Cortes, la proposta di legge della memoria storica. Il parlamento approvò, e la Ley de la memoria historica divenne realtà. SI tradusse nei fatti nella riesumazione delle migliaia di giustiziati repubblicani che furono ammassati nella fosse comuni durante i tre anni della guerra civile, tra il 1936 e il 1939, e poi dimenticati.

Uno striscione di protesta fuori dalla Corte Suprema di Madrid riunita per decidere il destino della salma di Franco - REUTERS/Juan Medina

Francisco Franco morì nel 1975. Il suo regime non gli sopravvisse. Il re Juan Carlos I , successore designato dal dittatore stesso, invece di dare continuità al sistema franchista, decise di iniziare una transizione democratica. In questa operazione venne aiutato dai tecnocrati suoi consiglieri, e grands commis di stato, come il suo istitutore Torcuato Fernandez Miranda, definito lo sceneggiatore della transizione. E parte dello script prevedeva pure di lasciare i morti alla terra, sigillando ben bene i sepolcri.

Era una Spagna che aveva fretta di avvicinarsi all'Europa, alla ricerca del tempo perduto. La Piel de toro doveva trasformarsi in una democrazia avanzata, superando le divisioni che portarono alla guerra civile e al regime autoritario. Con l'appoggio della Chiesa, rappresentato dal Cardinale Tarancon, sotto lo sguardo di approvazione di Papa Montini, e dei partiti Cristiano democratici europei, nacque un partito centrista, l'Udc, l'Unione di centro democratico, guidato da Adolfo Suarez, un giovane leone della Falange, che gettò con lungimiranza la camicia blu al macero della storia. Di concerto col sovrano legalizzò il Psoe, il partito socialista, allora guidato da Felipe Gonzalez, il Pce, il partito comunista di Santiago Carrillo e le formazioni autonomiste catalane e basche.

La sinistra invece venne accompagnata nel cammino dalla clandestinità al legalità istituzionale, dalla Social-democrazia tedesca occidentale, all'epoca al governo federale di Bonn, dall'Internazionale socialista e dal Partito comunista italiano di Berlinguer, che offrì al compagno Carrillo, una tettoia  ideologica nell'Eurocomunismo, sodalizio tra partiti comunisti eterodossi rispetto alla linea dettata da Mosca. Mentre gli Usa, vedevano di buon occhio una Spagna integrata alla Nato e alla Comunità economica europea, come poi effettivamente successe undici anni dopo. Nonostante le bombe dei terroristi baschi dell'Eta, e le mitragliate dei gruppi di fuoco estremisti di sinistra e di destra, la democrazia spagnola tenne. La transizione funzionò anche grazie alla legge del silenzio sui morti.

La necessità di spalancare quei sepolcri sorge dal tentativo della sinistra spagnola di portare una democrazia sostanzialmente liberale, di fatto federale a geometria variabile, e un regime monarchico costituzionale, su posizioni più avanzate, sfidando i partiti conservatori, come il Partido popular e Ciudadanos, contrari ai regolamenti di conti storici. E poi serve al Psoe per allargare la base, come si sarebbe detto molti anni fa, per raccogliere attivamente la sfida di Podemos.

È inoltre utile anche a Madrid di fronte alla comunità internazionale per dimostrare il valore assoluto della democrazia e dello stato diritto spagnoli, in un momento in cui gli elementi separatisti catalani, cercano di trasmettere al mondo l'idea di uno "stato spagnolo" che all'occorrenza è pronto a usare gli apparati repressivi della dittatura. Valgono in questo caso le raccomadazioni valide per certi farmaci: agitare prima dell'uso, tenere a distanza dai minori e attenzione agli effetti collaterali. Trasferire il corpo del caudillo nella capitale, potrebbe avere una valenza simbolica non desiderata, soprattutto in tempi di ritorno di certe nostalgie. Buone quarte elezioni in quattro anni España querida.

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