Verso uno scontro diretto tra Siria e Turchia? Lo affermano i Curdi

Verso uno scontro diretto tra Siria e Turchia? Lo affermano i Curdi
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Di Alberto De FilippisSergio Cantone
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Secondo fonti dell'amministrazione Curda nel Nord della Siria, Damasco sarebbe pronta a muovere le sue truppe contro le forze turche

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C'è ormai un grave rischio di ampliamento del conflitto nel Nord della Siria. Dichiara infatti l'amministrazione curda nell'area che l'esercito di Damasco, sodale della Russia, sarebbe pronto a muovere verso la frontiera con la Turchia per sostenere la guerriglia curda contro le truppe di Ankara. L'area dello scontro potrebbe attestarsi lungo la strada statale M4. Se quanto affermato dai curdi dovesse avverarsi, si andrebbe verso un conflitto regionale generalizzato. Sarebbe infatti la prima volta che le unità militari di Recep Tayip Erdogan e quelle di Bashar al Assad entrano in un contatto diretto non incidentale. Con le città di Ras al-Ayn e Tal Abyad destinate a trasformarsi in un vero e proprio campo di battaglia urbano degno di Aleppo.

Non aiuta inoltre l'annuncio del Pentagono, di un ritiro imminente del grosso delle sue truppe Usa dal teatro siriano.

Operazioni di grande ferocia

In tutto questo paiono abbastanza velleitarie le richieste della cancelliera tedesca Angela Merkel ce avrebbe chiesto al presidente Erdogan d'interrompere le operazioni Nemmeno la minaccia di Berlino e Parigi d'interrompere le forniture milittari sembra far paura ad Ankara.

Le forze turche sarebbero penetrate di una trentina di chilometri in territorio siriano. Secondo L'Onu: sono già 130 mila gli sfollati fuggiti dalle loro case.

Erdogan, che si è vantato dell'uccisione di circa 500 combattenti dello YPG, continua a ripetere che le operazioni sono contro i terroristi, non contro "i curdi che sono nostri fratelli".

Sul bombardamento di postazioni Usa nella zona di Kobane, gli Usa continuano a chiedere spiegazioni ad Ankara. I turchi sapevano della presenza americana nel nord est della Siria quando hanno sparato colpi di artiglieria. E l'attacco potrebbe essere stato voluto. Lo riferiscono al Washington Post alcuni funzionari americani, sollevando l'ipotesi che la Turchia abbia volontariamente bombardato vicino all'avamposto americano con il probabile obiettivo di allontanare le truppe statunitensi dal confine.

Isis ha ripreso coraggio
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