Naufragio di Lampedusa: l'accusa di Open Arms

Naufragio di Lampedusa: l'accusa di Open Arms
Diritti d'autore  REUTERS/Guglielmo Mangiapane
Diritti d'autore  REUTERS/Guglielmo Mangiapane
Di Salvatore Falco
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Naufragio di Lampedusa: l'accusa di Open Arms. Secondo Oscar Camps, l'aeronautica italiana, quella maltese e Frontex erano al corrente della situazione.

PUBBLICITÀ

Il fondatore di Open Arms denuncia "l'inazione" delle autorità, comprese quelle italiane, dopo il naufragio al largo di Lampedusa.

Oscar Camps sostiene che la sua nave avrebbe potuto essere d'aiuto se fosse stata coinvolta. Infatti, poche ore prima, aveva tratto in salvo 44 migranti a circa 20 miglia dal luogo del naufragio. Secondo Camps, c'erano l'aeronautica italiana, quella maltese e Frontex al corrente della situazione.

L'equipaggio di Open Arms sostiene anche che - nel corso del salvataggio dell'altra notte - le autorità maltesi avrebbero chiesto di non intervenire. Dopo la segnalazione che l'imbarcazione non aveva sufficiente benzina, però, la Ong ha deciso di effettuare il trasbordo delle persone in pericolo.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Migranti: riprese le ricerche a Lampedusa. A Lussemburgo il vertice Ue

Lampedusa, si ribalta un barchino con 50 migranti a bordo

Naufragio nel Mediterraneo: 60 migranti morti, centinaia verso Ancona a bordo della Ocean Viking