Ue: Schinas difende "lo stile di vita europeo" di fronte ai deputati

Ue: Schinas difende "lo stile di vita europeo" di fronte ai deputati
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Di Euronews

Duro esame del PAalamento di Strasburgo al neo commissario designato alla "Protezione dello stile di vita europeo" , nonchè vice presidente della Commissione guidata da Ursula Von der Leyen.

E' stato un esame duro quello a cui il parlamento di Strasburgo ha sottoposto il commissario designato alla protezione dello stile di vita europeo, il greco Margaritis Schinas, dopo le polemiche suscitate proprio dal titolo del dicastero. Il candidato ha usato maestria e intelligenza politica nel difendere il suo ruolo e il senso dell'operazione voluta dalla neo presidente Ursula Von der Leyen. Queste le sue parole di fronte ai deputati di Strasburgo:

"Contro quelli che non ci permettono di festeggiare il 14 luglio a Nizza, contro quelli che non ci lasciano passeggiare sulle Ramblas di Barcellona, conto chi, invece di aiutare i migranti, li imprigiona nei campi, contro chi non dà cibo a chi fa richiesta di asilo, contro quelli che non permettono ai loro figli di andare a scuola. Tutto questo puo' essere affrontato positivamente attraverso un approccio inclusivo verso chi siamo e cio' che rappresentiamo".

Compito difficile quello di Schinas, cioè arrivare a un nuovo patto tra gli stati su migrazione e asilo. Un nuovo accordo che il neo commissario definisce orizzontale, cioè capace di conciliare le politiche esterne dell'Unione con quelle interne agli Stati.

Ad assistere all'audizione per Euronews, c'era l'inviata Efi Koutsokosta : "Il commissario designato Schinas era ben preparato a rispondere alle domande piu' scomode, la maggiorparte delle quali, come era prevedibile, hanno riguardato il nome del suo portafoglio intitolato alla "protezione dello stile di vita europeo". Un nome che ha difeso mendando un messaggio molto chiaro e cioè che dovrebbero essere proprio i sovranisti a sentirsi minacciati dai valori europei. Resta da vedere se il parlamento chiederà al presidente Ursula Von der Leyen di cambiare il tanto discusso nome al dicastero o almeno di aggiungere qualche parola".

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