Centinaia di migliaia di persone protestano da martedì in varie città del paese
È di almeno sette morti e centinaia di feriti il bilancio degli scontri nelle strade di Baghdad, dove da martedì migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro carovita e corruzione in Iraq.
Polizia ed esercito hanno dovuto usare i gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Tra le vittime - a Baghdad e Nassiriya - ci sono un poliziotto e un bambino.
Alle manifestazioni, che si sono tenute in varie città del paese, in particolare nelle regioni del centro-sud, hanno partecipato soprattutto giovani senza lavoro e studenti universitari.
Le proteste in Iraq fanno eco a quelle avvenute di recente in Libano e in Egitto, dove la mancanza di lavoro e un accesso sempre più limitato a servizi sanitari e scolastici hanno spinto centinaia di migliaia di giovani senza prospettive a scendere in strada.
Le autorità hanno imposto il coprifuoco a Baghdad, Nasiriya e in altre due città del sud. Chiusa per precauzione la zona verde della capitale irachena. Bloccato l'accesso ad internet.
Il primo ministo Abdul-Mahdi, in carica da un anno, ha espresso il suo rammarico per le violenze e ha promesso l'apertura di un'indagine per capire i motivi delle proteste. Stando alla Banca Mondiale, il tasso di disoccupazione tra i giovani in Iraq arriva al 25%.