Una contabile quarantenne, attivista e madre di cinque figli, si è aggiudicata il titolo di Ms. President del programma televisivo, nato per avvicinare le donne alla politica
Scegliere la prima presidente donna con un il televoto? In Kenya l'idea di una trasmissione TV per promuovere la parità di genere in politica si è rivelata un successo e ha tenuto 8 milioni di persone incollate allo schermo.
La vincitrice, di un ruolo "simbolico" per il momento, è una contabile 40enne con cinque figli, Nerea Amondi, che puntata dopo puntata ha sbaragliato migliaia di candidate, organizzando la sua campagna elettorale e un programma per rispondere ai problemi del Paese, dalla corruzione alla carenza d'acqua.
"Un aspetto che ho veramente apprezzato non è solo la vittoria, ma trasmettere alle donne keniane che possono realizzarsi nei loro obiettivi e nello stesso tempo essere donne e madri di famiglia", dice Nerea, che quando ha iniziato il reality era al quarto mese di gravidanza e ha raccontato di essersi ispirata alla presidente della Nuova Zelanda, Jacinda Arden.
Africa e Unione europea, un problema comune
Ms. President, finanziato dall'Unione europea, è un tentativo di avvicinare le donne alla politica, in una società patriarcale guidata in gran parte dagli uomini come quella africana. Alle ultime elezioni in Kenya le candidate donne sono state elette in appena un centinaio di collegi elettorali su 1450, tre senatrici su 47 seggi. Un problema comune anche a molti governi europei.
"In alcune Nazioni siamo riusciti a raggiungere la parità di genere nelle istituzioni - dice Josephine Kalinauckas, capo delegazione di Politica Estera dell'Ue - In altre siamo ancora indietro. Le nostre sfide sono le stesse".
La partecipazione femminile in politica viene ritenuta strategica, soprattutto nelle zone povere e di conflitto della Terra, per prevenire il radicalismo e favorire lo sviluppo della società.