The Brief From Brussels. Cambiamento climatico: SOS agricoltura

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Di Gregoire LoryElena Cavallone
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Dibattito al Parlamento europeo sulla necessità di raggiungere zero emissioni entro il 2050

Cambiamenti climatici: l'allarme del settore agricolo

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Le cifre sul futuro dell' agricoltura sono allarmanti. Secondo l'Agenzia europea per l'ambiente, i cambiamenti climatici potrebbero comportare una riduzione della produzione o addirittura l'abbandono di alcune colture. Secondo le proiezioni, le produzioni di grano e di mais da barbabietola potrebbero venire ridotte del 50% entro il 2050 nell'Europa meridionale.

Un'osservazione condivisa da tutti gli attori del settore. I mezzi per rispondere pero sono diversi.

"Usare meno carburante, ad esempio, nuovi motori per i macchinari e macchinari moderni più efficaci, ma è anche importante parlare della tecnologia nella coltivazione ", afferma Thomas Magnusson presidente di Cogeca (cooperative agricole europee).

Minori rendimenti, maggiori costi di produzione e un impatto sulla qualità dei prodotti: i produttori dovranno adeguarsi. Le ONG ambientaliste chiedono un cambiamento nella politica agricola comune per aiutare i produttori a diversificare le colture.

"Finora le politiche hanno spinto gli agricoltori a diventare sempre più grandi, più industrializzati. E quindi a investire sulla monocoltura, su un singolo raccolto. E se quel raccolto è colpito da siccità o da un altro shock l'intero sistema agricolo ne risente", spiega Marco Contiero, consulente di politica agricola per Greenpeace Europa.

L'agricoltura rappresenta il 10% delle emissioni di gas a effetto serra dell'UE. Ma professionisti e ONG assicurano che il settore può funzionare a zero emissioni.

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Fusione tra giganti del settore elettrico

Bruxelles apre la strada per una profonda revisione del mercato elettrico tedesco.

Il commissario europeo per la concorrenza, Margrethe Vestager, ha approvato un accordo tra i giganti del settore: la RWE ed E.ON. L' accordo implica uno scambio di asset che porterà RWE a produrre energia, mentre EON si occuperà della distribuzione.

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