Crolla la borsa argentina. Si teme l'effetto Kirchner

Crolla la borsa argentina. Si teme l'effetto Kirchner
Di Alberto De Filippis

I mercati temono il ritorno della sinistra al potere

Crolla la borsa argentina a seguito delle primarie presidenziali che hanno visto la vittoria del duo Alberto Fernandez-Cristina Kirchner contro il presidente uscente Mauricio Macri che arranca nei sondaggi e potrebbe dover lasciare la casa Rosada all'indomani delle elezioni di ottobre.

Un Macri demoralizzato ha una spiegazione per la reazione delle borse: "Le ultime consultazioni preliminari che hanno favorito il kirchnerismo, hanno provocato un terremoto. Le imprese hanno perso fra il 30 e il 50% il rischio-paese è aumentato di 350 punti in un'ora, il dollaro è schizzato in alto. Questo vuol dire che il mondo delle imprese ha un serio problema con il kirchnerismo. Il mondo dell'economia non ha fiducia in quello che il kirchnerismo vuole fare con l'Argentina".

Nessuno crede che Alberto-Fernandez sia il vero candidato dell'opposizione. È Cristina Kirchner, la vicepresidente che avrà il vero potere. Il problema per questo analista però è che: "L'opposizione spieghi finalmente che cosa vuole fare con il potere. Oggi è l'opposizione ad essere sotto la lente. I mercati guardano al futuro, non al passato. Opera guardando verso il futuro".

E il futuro sembra arridere a un ritorno di Cristina Kirchner al potere. Pur inseguita da gravissime accuse di corruzione sembra lei il futuro dell'Argentina.

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