Brexit: economia britannica in negativo per la prima volta dal 2012

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Diritti d'autore Reuters/Henry Nicholls
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Di Cinzia Rizzi Agenzie:  REUTERS
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La contrazione è la conseguenza della corsa da auccumolo di scorte pre-divorzio dall'Ue fatto a inizio anno

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Per la prima volta in sette anni, l'economia britannica registra una contrazione nel secondo trimestre, conseguenza di quello che alcuni definiscono come una corsa da un auccumolo di scorte pre-Brexit a inizio 2019. I dati mostrano una contrazione dello 0,2% nel periodo aprile-giugno, mentre avevano registrato una crescita dello 0,5% nel primo trimestre.

Sajid Javid: "Ce l'aspettavamo"

Per il ministro delle Finanze britannico, Sajid Javid, non sono una sorpresa questi dati, anche se la sterlina ne ha risentito, aggiornando i minimi a due anni contro il dollaro. "Ci si aspettava che la crescita in questo trimestre fosse più lenta del trimestre precedente e l'importante è che i fondamenti dell'economia britannica rimangano molto forti. In effetti, il Fondo Monterario Internazionale prevede che quest'anno cresceremo più velocemente della Germania, dell'Italia, del Giappone e alla stessa velocità della Francia. Quindi i fondamenti dell'economia britannica rimangono resilienti e forti".

La Banca d’Inghilterra la scorsa settimana aveva rivisto al ribasso le previsioni di crescita: dall'1,5 % e 1,6% per il 2019 e il 2020, ipotizzati a maggio, fino all'1,3%. La ragione sono le crescenti preoccupazioni sulla Brexit e il rallentamento dell’economia globale.

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