Il segretario generale dell'Onu: António Guterres "dobbiamo fare di più per assicurare i carnefici e aiutare le vittime"
Il 30 luglio è la Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani, tratta che vede uomini, donne e bambini vittime di gravi forme di sfruttamento, tra le quali il lavoro forzato e lo sfruttamento sessuale.
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) stima che 21 milioni di persone siano vittime del lavoro forzato.
Dal 2003 in poi, il trend del traffico di esseri umani è andato aumentando con cifre che sono cresciute in modo sensibile dal 2014.
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, in un tweet, ha ricordato che circa il 30% delle vittime sono bambini, oggetto di ogni tipo di abuso, anche quello sessuale.
La giornata è stata istituita nel 2013 con una risoluzione (A/RES/68/192) dell'assemblea generale Onu,con lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica.
Nel 2015, i governi di molti Paesi hanno aderito all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile accogliendo anche gli obiettivi e i target che riguardano la tratta.