La bambola più famosa al mondo si ispira alla Cristoforetti.
C'era una volta la Barbie fashion, tutta lustrini e paillettes, icona pop dei toys declinati al femminile: profumo di zucchero a velo, se potesse sentirsi, e buoni sentimenti muliebri. Quella Barbie c'è ancora, ma ha smesso l'abito da sera e vestito la divisa dell'Agenzia Spaziale Europea. Ha i capelli corti e il sorriso di Samantha Cristoforetti, militare, aviatrice, astronauta e ingegnere, prima donna italiana negli equipaggi dell'ESA.
Girl power, dunque: da Mattel, il brand della bambola più famosa al mondo, che ha da poco spento 60 candeline, la strategia di marketing che è anche un messaggio di emancipazione per sensibilizzare le bambine ad affrontare carriere non comuni e opportunità un tempo solo maschili. E non poteva che essere AstroSamantha, che ha gettato il cuore oltre l'ostacolo e ha raggiunto le stelle, a ispirare i nuovi modelli pronti ad essere commercializzati.
È l'eterno femminino che si ripensa e, una volta tolta la divisa, se vuole, Barbie può tornare da Ken o volare nello spazio.