L'ex presidente egiziano, Mohamed Morsi, muore in tribunale

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Di Euronews
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Rimasto in carica un anno, è stato eletto nel 2012 . È stato il primo e unico ad assumere tale carica con elezioni democratiche

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L'ex presidente egiziano Mohamed Morsi è morto in tribunale. Secondo i media locali, sarebbe deceduto a causa di un infarto.

Uomo politico egiziano è arrivato all'impegno politico dopo aver conseguto una laurea all'Università del Cairo in ingegneria chimica nel 1975 e un certo periodo in California. Dove insegnerà per alcuni anni dal 1982 al 1985 anno in cui è tornato in Egitto.

L'impegno politico si traduce con la sua elezione al Parlamento egiziano dal 2000 al 2005 dove interpreta la linea politica dei Fratelli Musulmani, organizzazione di cui faceva parte.

All'indomani della primavera araba in Egitto, si candida alle presidenziali del 2012 ed è il primo e unico ad assumere tale carica con elezioni democratiche; è rimasto in carica per circa un anno, fino al 3 luglio 2013, quando venne deposto da un colpo di Stato militare.

Una pessima congiuntura economica e un certo dirigismo di Morsi, dettato forse anche dalla necessità di tutelare e accelerare i lavori dell'Assemblea costituente ,che deve redigere la nuova legge fondamentale, allungano ombre sinistre sul presidente.

La sua destituzione da parte delle forze armate, seguita a un ultimatum di appena 48 ore affinché assumessele misure necessarie a risolvere la crisi economica, fu sancita dal parere favorevole del leader dell'opposizione laica Mohamed El Baradei.

Il 3 luglio 2013, dopo il colpo di Stato, guidato dal ministro della Difesa, il generale ʿAbd al-Fattāḥ al-Sīsī, Morsi è posto quindi agli arresti domiciliari. L'accusa: istigazione alla violenza e spionaggio. Il suo processo è stato fissato per il 4 novembre dello stesso anno.

Il 29 gennaio 2014 Morsi ha dovuto affrontare un secondo processo per l'accusa di evasione dalla prigione di Wadi al-Natrūn in cui era stato detenuto nel corso della Rivoluzione egiziana del 2011, per aver cospirato con gruppi militanti stranieri, inclusi Hezbollah e Hamas, e per aver provocato una gravissima situazione d'instabilità nel Paese. Il 16 maggio 2015 viene condannato a morte dal tribunale penale del Cairo, condanna annullata il 14 novembre 2016. Il processo è sttao dichiarato da rifare.

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