Russia: i quotidiani liberali difendono il giornalista Ivan Golunov

Russia: i quotidiani liberali difendono il giornalista Ivan Golunov
Di Euronews Agenzie:  Ansa
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I tre principali giornali sono usciti con la stessa prima pagina in sostegno al reporter, arrestato con l'accusa di tentato spaccio di stupefacenti

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"Noi siamo Ivan Golunov". Per la prima volta in Russia tre dei principali quotidiani liberali - Vedomosti, Kommersant ed Rbk - sono usciti con una prima pagina identica per sostenere il giornalista investigativo Ivan Golunov.

Golunov, 36 anni, è stato arrestato giovedì scorso con l'accusa di tentato spaccio di stupefacenti e al momento si trova ai domiciliari. Il giornalista lavora per Meduza, testata online di notizie in lingua russa e inglese che ha sede a Riga, in Lettonia. Per sostenere il suo corrispondente Meduza ha reso disponibili tutti i suoi articoli sotto una licenza Creative Commons.

I tre giornali parlano senza mezzi termini di un tentativo di incastrare il giornalista per i suoi articoli di denuncia, incentrati soprattutto su casi di corruzione tra i funzionari di Mosca. I quotidiani sollevano dubbi sulle prove di colpevolezza presentate dall'istruttoria e sulle circostanze del fermo.

Golunov ha denunciato di essere stato pestato al momento dell'arresto ed è stato portato in ospedale per una sospetta commozione cerebrale e una costola rotta.

Nessuna traccia di droga nelle mani e nelle unghie

Inoltre, stando ad una delle tre testate, gli esperti del ministero dell'Interno non avrebbero trovato sostanze narcotiche e psicotrope nei campioni presi dalle mani e dalle unghie del reporter. Il test del lavaggio delle mani è in grado d'individuare tracce di droga fino a due settimane dal primo contatto. Anche il test delle urine è risultato negativo.

Ombre anche sul colonnello della polizia Andrey Shchirov, i cui subalterni hanno arrestato il giornalista. Stando alle informazioni raccolte dalla testata Baza e dalla ong Transparency International la situazione patrimoniale di Shchirov mal si adatta allo stipendio annuale ufficiale del colonnello compreso fra gli 800mila rubli e il milione (ovvero 10-13 mila euro).

Transparency International presenterà una denuncia per chiedere ai magistrati russi di determinare il rapporto tra il valore delle proprietà di Shchirov e il suo reddito legale.

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