La crociata di Salvini contro il rigore economico europeo: come adrà a finire?

La crociata di Salvini contro il rigore economico europeo: come adrà a finire?
Di Elena Cavallone
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Per l'economista Daniel Gros il vice premier Salvini, forte del risutlato delle elezioni europee, cercherà di alzare la voce a Bruxelles... ma nessuno la ascolterà.

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L'era del rigore economico è destinata a finire presto?

In paesi come l'Italia e la Francia i sovranisti hanno cavalcato un'onda di risentimento generata da anni di austerità. Il leader della Lega, Matteo Salvini, intende ora condurre una crociata a Bruxelles per rivedere le regole del bilancio europeo contenute nei trattati europei.

Ma la sua è una causa persa spiega l'economista Daniel Gros, del centro per gli studi politici europei.

"E' chiaro che nessuno cambierà i trattati e poi ci sono i tedeschi e la lega anseatica che vogliono rigore. Il problema con Salvini è che è un pessimo esempio di anti-austerità perché il suo governo ha dimostrato che può spendere di più e far peggiorare l'economia".

La grande perdita di voti dei conservatori europei e la crescita dei Verdi, soprattutto in Germania, e dei socialisti nei Paesi Bassi potrebbe forse portare a una flessibilità delle politiche economiche della Commissione europea, ma l'Italia potrebbe non essere la protagonista di questo cambiamento.

"Temo che l'Italia sia isolata e rimarrà isolata perché la sua politica non porta da nessuna parte. L'Italia si sentirà fru strata, forse Salvini alzerà la voce, ma nessuno lo ascolterà", continua Gros.

In effetti i suoi alleati sovranisti non hanno alcun interesse a mostrare solidarietà, specialmente quando si tratta di condividere il peso del debito pubblico.

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