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Salvini annuncia battaglia a Bruxelles: "rivediamo tutti i parametri"

Salvini annuncia battaglia a Bruxelles: "rivediamo tutti i parametri"
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Di Antonio Michele Storto
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Il leader del carroccio ha annunciato la creazione di un gruppo "da 100-150 parlamentari". In atto colloqui "con LePen, Orban, Farage ed altri alleati"

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Dopo una vittoria andata oltre ogni più rosea previsione, Matteo Salvini si prepara a far pesare i suoi voti a Bruxelles: il leader del carroccio annuncia di aver già iniziato in nottata colloqui telefonici per portare un corposo gruppo sovranista all'europarlamento. "Sono convinto che il nuovo Parlamento europeo e la Commissione europea saranno amici dell'Italia" ha detto in conferenza stampa. "È cambiata la geografia in Europa". Nelle ultime ore, il vicepremier italiano avrebbe "sentito, messaggiato, condiviso prospettive con diversi leader europei, da Marine Le Pen a Orban, da Nigel Farage ad altri, anche nuovi e fururi alleati. Conto che il gruppo che la Lega proverà a mettere in piedi conterà dai 100 ai 150 parlamentari".

REUTERS/Alessandro Garofalo

Salvini - che ha già chiarito di non voler utilizzare questa nuova valanga di consensi per rinegoziare gli equilibri di potere nel governo italiano - annuncia invece battaglia a Bruxelles. "È in arrivo una lettera dalla Commissione sull'economia del nostro paese - ha detto ai giornalisti - ma credo che gli italiani diano mandato a me e al governo di ridiscutere parametri vecchi e superati". "Sforare il 3%?" continua. "Non ho voglia di sfidare nessuno, ma non sto a impiccarmi a un parametro, un numero o una regoletta. In Europa bisogna rivedere le politiche sulla crescita".

E tra le righe - esattamente come Orbàn, tecnicamente ancora legato al Ppe ma con il quale, da settimane, è in atto un reciproco corteggiamento - il leader leghista già lascia intravedere la linea che intende seguire su quello che resta il tema prioritario nell'agenda leghista. "A Riace e Lampedusa - ha gongolato, di fronte ai giornalisti - I due comuni che la sinistra ha scelto come simbolo dell’antisalvinismo e dell’antileghismo, la Lega è primo partito. Evidentemente la richiesta di una migrazione regolare, qualificata, positiva è volontà degli italiani, non solo un capriccio di Salvini»,

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