Istanbul: vince il candidato anti Erdoğan, si rivota

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Di Stefania De Michele
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Dopo le accuse di brogli avanzate dal Presidente.

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Alle elezioni per il sindaco di Istanbul ha vinto il candidato anti Erdogan, anzi no. È infatti tutto da riscrivere: dopo oltre un mese di valutazioni, la Commissione elettorale suprema ha deciso a maggioranza la ripetizione della tornata elettorale del 31 marzo scorso. Si tornerà al voto il prossimo 23 giugno. I giudici hanno dunque accolto il ricorso per presunti brogli, presentato dai fedelissimi del presidente Recep Tayyip Erdoğan.

In Parlamento Erdoğan ha rilanciato le accuse di irregolarità che avrebbero viziato le amministrative a Istanbul: "È stato chiarito che certe persone con le mani sporche si sono mobilitate già prima delle elezioni e, passo dopo passo, hanno portato a questa situazione. Crediamo sinceramente - conclude Erdoğan - che ci sia stata corruzione organizzata, piena illegalità e irregolarità nelle elezioni per il sindaco di Istanbul".

Si torna dunque a votare per l'elezione del primo cittadino di Istanbul, metropoli di circa venti milioni di abitanti, che in prima battuta aveva scelto - seppure di misura - il candidato dell'opposizione laica, Ekrem Imamoglu, contrapposto al candidato del partito conservatore al potere, l'ex premier Binali Yildirim, molto vicino al Presidente. La Commissione Elettorale ha però deciso di far ripetere il voto. Un pronunciamento senza il crisma dell'unanimità, arrivato dopo le accuse di legami col terrorismo, lanciate dal Capo dello Stato e dal suo entourage nei confronti di numerosi ispettori elettorali. Tra questi, in 43 sono finiti sotto inchiesta.

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