Dieselgate: l'ex Ceo di Volkswagen accusato di frode

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Di Paola Cavadi
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Martin Winterkorn è accusato anche di violazione della concorrenza per aver nascosto a clienti e autorità europee e statunitensi la manipolazione dei motori diesel di cui era a conoscenza. Volkswagen ha ammesso di aver manipolato 11 mln di auto per abbassare il livello di emissioni ai test.

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Martin Winterkorn, l'ex ceo di Volkswagen, è accusato di frode insieme ad altri 4 responsabili della casa di auto nell'ambito del'inchiesta sullo scandalo dei motori diesel truccati. A Winterkorn è contestato anche il reato di violazione della legge sulla concorrenza sleale, per non aver rivelato ad autorità e clineti in Europa e negli Stati Uniti le manipolazioni dei motori diesel di cui era a conoscenza. Per l'accusa nel 2014 gli imputati hanno comprato un software da 23 milioni di euro per nascondere le emissioni elevate. L'ex ceo fino a 10 anni.

Winterkorn si era dimesso a settembre del 2015, poco dopo lo scoppio dello scandalo. E sempre a settembre di quell'anno, Volkswagen aveva ammesso di aver montato su 11 milioni di veicoli un software in grado di attivare il contenimento delle emissioni solo durante i test e non durante la guida in condizioni normali.

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