Brexit: Parlamento boccia l'uscita "No Deal"

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Di Luca Colantoni
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Brexit nel caos. La Camera dei Comuni britannica ha votato contro l'opzione di una uscita 'no deal' dopo la bocciatura dell'accordo di divorzio raggiunto da Theresa May con l'Unione europea. I voti contrari al no deal in qualunque circostanza sono stati 321, quelli favorevoli 278.

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Brexit nel caos. La Camera dei Comuni britannica ha votato contro l'opzione di una uscita 'no deal' dopo la bocciatura dell'accordo di divorzio raggiunto da Theresa May con l'Unione europea. I voti contrari al no deal in qualunque circostanza sono stati 321, quelli favorevoli 278. In precedenza Westminster aveva respinto un emendamento presentato dai Conservatori che avrebbe aperto ad una uscita senza accordi, ma chiedendo un rinvio a Bruxelles. Mentre prima ancora ha approvato l'emendamento bipartisan che mirava a potenziare il no a un taglio netto escludendo che il Regno UNito potesse lasciare la UE senza un accordo di recesso.

**Theresa May
**"La Camera deve capire e accettare che se non è disposta a sostenere un accordo nei prossimi giorni, e perché non è disposta a sostenere l'uscita senza un accordo il 29 marzo. Questo suggerisce che ci sarà bisogno di un'estensione molto più lunga dell'articolo 50. Una siffatta proroga richiederebbe indubbiamente al Regno Unito di tenere elezioni per il Parlamento europeo nel maggio 2019. Non penso che sarebbe il risultato giusto, ma l'Assemblea deve affrontare le conseguenze delle decisioni prese ".

La Premier ha anche confermato un nuovo voto su una mozione che apra la strada un "breve rinvio", legandolo alla disponibilità della Camera ad accettare il suo accordo come testo di base.

**Jeremy Corbyn
**"Mentre un'estensione dell'Articolo 50 è ormai inevitabile, la responsabilità di tale estensione è esclusivamente e direttamente del primo ministro, ma, signor Presidente, estendere l'articolo 50 senza un obiettivo chiaro non è una soluzione. Credo che il Parlamento in questo momento debba prendere in mano la situazione."

Appuntamento quindi alla terza ed ultima seduta alla Camera dei Comuni per questa controversa Brexit sull'estensione dell'articolo 50 del trattato di Lisbona. Poi la palla passerà ai 27 dell'Unione Europea che pero' vogliono chiarimenti sui perchè di tale rinvio.

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