Il CEO di Tesla, Elon Musk già ad ottobre del 2018 venne indagato dalla Consob americana in seguito ai tweet nei quali annunciava l’intenzione di ricomprare le azioni Tesla per privatizzarla. Oggi nuovo tweet e nuove accuse.
Il CEO di Tesla, Elon Musk già ad ottobre del 2018 venne indagato dalla Consob americana in seguito ai tweet nei quali annunciava l’intenzione di ricomprare le azioni Tesla per privatizzarla. Oggi nuovo tweet e nuove accuse: "Nel 2011 Tesla produceva 0 auto, ma nel 2019 ne produrremo circa 500.000", il tutto corredato da una foto con 4000 macchine pronte a salpare da San Francisco alla volta dell’Europa.
Il cinguettio del papà di Tesla ha causato un crollo del 4% del titolo in Borsa e la cosa non è piaciuta al SEC l’organo che vigila sulle attività in Borsa negli Stati Uniti che ha chiesto ad un giudice di intervenire. Musk rischia l'interdizione da ogni carica, una multa salata e il divieto di utilizzare i social network.