Yanis Varoufakis: sogno un'Europa che sia la soluzione, non il problema

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Intervista con l'ex-ministro delle finanze greco, candiato alle elezioni parlamentari europee in Germania.

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Anche se non ufficialmente, la stagione delle campagne elettorali è aperta e i politici cercano di conquistare gli elettori nazionali. Eppure, c'è qualcuno che non sembra preoccuparsi degli elettori in patria: è l'ex-ministro delle finanze della Grecia, Yanis Varoufakis.

Protagonista della crisi del debito greco del 2015, si è candidato per un seggio al Parlamento europeo con il movimento per la Democrazia di sinitra in Europa (Diem 25), in Germania.

Efi Koutsokosta di Euronews gli ha chiesto perchè si è candidato in un paese che lo ha demoniato qualche anno fa.

"La mia linea politica non è cambiata, è sempre stata la stessa ed è per questo che sono entrato in politica. La crisi europea e il suo aspetto peggiore è che le perdite dal settore finanziario vengono spostate sui contribuenti. I cittadini greci vengono aizzati contro i tedeschi e gli italiani contro i francesi. Se dovessimo arrivare a questo, allora saremo responsabili di terribili sviluppi in Europa. Dobbiamo fermarlo. Ecco perché Diem 25 è stato inaugurato a Berlino nel febbraio 2016. Perché volevamo simboleggiare che faremo fronte a tutto questo insieme e che se vogliamo cambiare l'Europa, dobbiamo cominciare da posti come la Germania . Se si vuole riformare e trasformare l'impero romano bisogna iniziare a Roma, non in qualche villaggio in Grecia".

L'economista americano Francis Fukuyama ha recentemente avvertito che coloro che si lamentavano del troppo potere di Berlino potrebbero presto scoprire qualcosa di peggio: una Germania debole. Viene da chidersi se la mancanza di Angela Merkel si farà sentire.

"Personalmente mi mancherà la signora Merkel, ma è stata negligente. Ha commesso un grande crimine di omissione non utilizzando sia la sua competenza e la sua abilità. Si tratta di un politico molto capace e il suo capitale politico è stato immenso nel 2012 e 2013, per unificare l'Europa e per riportarci su un percorso sostenibile. Ma non ho dubbi che qualsiasi governo seguirà la signora Merkal sarà peggiore del suo".

Guardando alle proposte di Diem25 si parla di un New Deal. Di cosa si tratta?

"Vogliamo creare una cassa comune, un fondo contro la deflazione e il cambiamento climatico. Tutta la filosofia del nostro New Deal, è utilizzare le istituzioni esistenti, le istituzioni che abbiamo e che amiamo come la Banca europea per gli investimenti e la Banca centrale europea, per stabilizzare l'Europa e spegnere le sirene del populismo. Per trasformare l'Europa da una fonte di problemi e austerità alla soluzione".

Quali leader dell'UE sono veramente interessati alle sue idee?

"Ricordo che quando ero un governatore della Banca europea per gli investimenti e ho presentato questa idea di fronte al Consiglio superiore, non c'era una sola persona che esprimesse opposizione all'idea. Ma il problema con la Banca europea per gli investimenti è che ha bisogno del via libera del Consiglio dell'Unione europea. E sfortunatamente il Consiglio dell'UE non ha mai avuto una seria conversazione su come affrontare sistematicamente la crisi in Europa. Sono i vigili del fuoco. Consentono alla crisi del debito greco, delle banche irlandesi, dell'Italia, della Spagna di raggiungere un crescendo e poi ci ritroviamo con queste notti allucinanti, con incontri di 20 ore per combattere il sintomo della crisi. Questo è il problema principale".

Non possiamo tralasciare la Brexit: il presidente del Consiglio europeo ha espresso parole forti per i britannici. Ha affermato che c'è un posto speciale nell'inferno per coloro che hanno fatto campagna per la Brexit senza avere un piano. Lei è d'accordo con lui?

"Sono d'accordo con il signor Tusk. C'è un posto speciale nell'inferno per coloro che sostengono la Brexit sulla base di false promesse. Ma non c'è un posto simile all'Inferno per la troika e coloro che spingono per l'austerità per i molti e il socialismo per i banchieri dell'Unione europea?"

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