Maduro a Euronews: "Europa piegata a Trump, sta commettendo un errore"

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Intervista a Euronews del presidente venezuelano che dice: "Dialogo con l'opposizione, non con Guaidò"

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Una operazione ispirata dagli Stati Uniti per imporre, con le buone o le cattive, un cambio di regime a Caracas. Così, intervistato da Euronews, il presidente venezuelano Nicolas Maduro spiega la crisi che lacera il suo paese. Con la minaccia di una invasione militare statunitense al confine con la Colombia, Maduro si dice deluso dall'Unione europea.

"Credo che Federica Mogherini, l'Ue e i principali governi dei paesi dell'Unione abbiano commesso un errore nei confronti del Venezuela. Hanno ascoltato solo una parte, e si sono piegati a quella parte. Non hanno ascoltato un intero paese che chiede la pace, il dialogo, la comprensione, il rispetto, e non hanno ascoltato nemmeno noi, che abbiamo la voce di un autentico potere reale. Credo che l'Europa si sia piegata in modo acritico alla politica sbagliata di Donald Trump. E Trump che ha istigato la Nato, i governi europei, l'Unione europea. Semplicemente le ha torto un braccio e l'ha costretta a una posizione che danneggia il Venezuela".

Dopo l'intervista, con un tono più informale, Maduro parla della figura di Guaidò, lascia intendere che l'opposizione non stia tutta con lui, e commenta le manifestazioni che continuano contro il suo governo: "È una autentica follia, speravano in un colpo di stato militare e sono stati sconfitti. Stavano giocando la carta del golpe". "Lei crede che siano stati sconfitti?" "So come stanno le cose, so quello che dico". "Però continuano a restare per strada" "Possono continuare. Potranno marciare ogni giorno per tutta la vita. Non è la prima volta. Tra il 2002 e il 2003, all'epoca del golpe tentato contro il comandante Chavez, c'erano tre manifestazioni ogni giorno per più di cento giorni. Che marcino. Nel 2018 hanno manifestato per 120 giorni. Ne hanno il diritto, a condizione di farlo in pace, è quella che chiamo democrazia mobilitata: loro si mobilitano, anche noi lo facciamo, e questo può accadere in pace e nella convivenza".

"Dunque con Guaidò non ci sono negoziati in corso..." "Non è l'opposizione, si deve parlare con l'opposizione, lui è una figura di passaggio. Bisogna vedere l'opposizione nel suo complesso cosa pensi in effetti". "E con l'opposizione sta dialogando?" "Sempre. Non in forma pubblica, ma disponiamo di canali di comunicazione e di dialogo".

L'intervista completa è disponibile qui.

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