Usa e Ungheria divergono sulla Russia

Usa e Ungheria divergono sulla Russia
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Di Sergio Cantone
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Le care e vecchie convergenze parallele tornano sulle rive del Danubio. Il segretario di stato Usa, Pompeo, sostiene apertamente l'integrità territoriale dell'Ucraina, mentre il governo ungherese coltiva più di una semplice amicizia con la Russia di Putin. Le contraddizioni del soveranismo.

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Un caso lampante di convergenze parallele. Il segretario di stato americano, Mike Pompeo, visita l'Europa centrale acquisita alla Nato, ma tentata da Putin. Porta il verbo dell'amministrazione Trump, ai ferri corti con la Cina, ma Nato scettica e diffidente verso la Germania. Pompeo, a Budapest, ha incontrato il premier Orban e il ministro degli esteri, Péter Szijjártó, che ha detto:

"Sulla Russia c'è un'incredibile ipocrisia in Europa occidentale: Critiche altisonanti, ma allo stesso tempo, affari per milioni di euro tra le aziende dell'Europa occidentale e quelle russe. Gli Stati Uniti possono contare sull'Ungheria come alleato militare"

Nonostante le acrobazie verbali del capo della diplomazia magiara, i conti tornano difficilmente a Budapest per quanto riguarda i rapporti con Mosca e i conflitti esistenti e potenziali in Europa centrorientale. Infatti Pompeo ha sottolineato l'appoggio Usa all'Ucraina, faccenda che non è proprio negli interessi di Budapest. Il segretario di stato Usa ha infatti commentato:

"Oggi ho parlato con il ministro degli esteri dell'urgenza di sostenere l'Ucraina nella sua ricerca di una piena sovranità e dell'integrità territoriale. Non dobbiamo permettere a Putin di incunearsi tra la Nato e i suoi amici. Gli ungheresi sanno molto bene, a causa della loro storia, che la Russia non sarà mai amica della libertà e la sovranità delle piccole nazioni"

L'Ungheria ha infatti una vertenza aperta con l'Ucraina, per la minoranza ungherese in Transcarpazia. Causa sulla quale ha cercato l'appoggio di Pompeo e della Russia.

I governi Usa e Ungherese sono invece assolutamente convergenti sul soveranismo e nelle critiche al multilateralismo. Gli oppositori del governo di Orban sono infatti rimasto delusi perché Mike Pompeo non ha speso una parola di critica contro le misure adottate dall'esecutivo di Budapest.

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