Alex Cifuentes, testimone chiave nel processo contro Joaquin Guzman detto El Chapo che si sta tenendo a Brooklyn, ha rivelato ai giudici che il capo del cartello della droga Sinaloa avrebbe corrotto Enrique Peña Nieto nell'ottobre 2012, due mesi prima di assumere la carica di presidente del Messico.
Alex Cifuentes, testimone chiave nel processo contro Joaquin Guzman detto El Chapo che si sta tenendo a Brooklyn, ha rivelato ai giudici che il capo del cartello della droga Sinaloa avrebbe corrotto Enrique Peña Nieto nell'ottobre 2012, due mesi prima di assumere la carica di presidente del Messico.
La tangente si aggirerebbe intorno ai 100 milioni di dollari e sarebbe servita, ha affermato Cifuentes nella sua testimonianza, per "permettere a El Chapo di continuare a lavorare tranquillamente". Il testimone ha fatto anche i nomi di alcuni collaboratori dell'ex presidente messicano che avrebbero fatto da intermediari.
Pronta la smentita arrivata da Claudia Ruiz, presidente del Partito Rivoluzionario Istituzionale ed ex cancelliere durante il governo di Peña Nieto.