Quarta manifestazione in sette giorni a Budapest dove in migliaia stanno scendendo in piazza per protestare contro la modifica della legge sul lavoro e considerata un "provvedimento da schiavi".
Quarta manifestazione in sette giorni a Budapest dove in migliaia stanno scendendo in piazza per protestare contro la modifica della legge sul lavoro e considerata un "provvedimento da schiavi". Il cambiamento consente ai datori di lavoro di chiedere al proprio personale fino a 400 ore di straordinario all'anno, piuttosto che 250. "Speriamo, su questa cosa, di poter fare pressioni sul governo - dice un manifestante - e convincerlo a ritirare questa miserabile legge sugli schiavi perché questo non fa bene a nessuno: le persone stanno già lavorando di più, è semplicemente impossibile lavorare di più".
"Hanno già oltrepassato una linea - dice un altro manifestante - adesso è il momento di farci sentire e poi vedremo dove andremo a finire. Speriamo il meglio e speriamo che questo governo scompaia con l'aiuto di mezzi democratici".
Tra i manifestanti c'erano molte bandiere e politici dei partiti di opposizione e questa volta anche i sindacati si sono uniti al movimento. La dimostrazione è iniziata nella centrale Piazza degli Eroi diretta verso un Parlamento ungherese blindato dalle forze di polizia pronte a respingere i piu' facinorosi.