L'affermazione di Matteo Salvini successiva alla sua visita in Israele dal premier Netanyahu e nella zona strategica al nord del Libano ha provocato preoccupazioni nel governo. Abbiamo chiesto a un esperto analista quali le eventuali conseguenze di queste dichiarazioni.
L'affermazione di Matteo Salvini, di poco successiva alla sua visita in Israele dal premier Netanyahu e nella zona strategica al nord del Libano, al confine con Israele, dove una settimana fa l’esercito aveva avviato l’operazione militare “Scudo del Nord”, finalizzata a distruggere i tunnel sotterranei costruiti da Hezbollah per entrare e attaccare in territorio israeliano, ha provocato preoccupazioni nel Governo, soprattutto da parte della ministra della Difesa ElisabettaTrenta, appoggiata dal vice premier Di Maio, che si è detta preoccupata e imbarazzata dalla definizione data dal ministro dell'interno degli Hezbollah come terroristi.
Abbiamo chiesto all'esperto analista Alessandro Politi, direttore della Nato Foundation, quali possono essere le eventuali conseguenze di queste dichiarazioni.