Putin e Erdogan hanno presenziato alla cerimonia di completamento della tratta marittima del TurkStream, il gasdotto che sostituisce il bocciato e controverso South Stream
Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan hanno preso parte questo lunedì a Istanbul alla cerimonia di completamento della sezione marittima delTurkStream, il gasdotto sul quale si poggerà la sicurezza energetica della penisola balcanica e, in parte, anche dell'Italia.
Cos'è il TurkStream
Il gasdotto - che dovrebbe funzionare per almeno 50 anni - sarà composto da due rami, ciascuno in grado di consegnare 15,7 miliardi di metri cubi di gas all'anno. La prima tratta porterà il gas attraverso il Mar Nero, direttamente in Turchia, evitando così di passare dall'Ucraina. La seconda - quella terrestre, che dovrebbe essere completata entro la fine del 2019 - attraverserà invece il territorio turco fino al confine occidentale, per poi collegarsi ai Paesi del sud e del sud-est dell'Europa.
L'alternativa al controverso South Stream
La realizzazione del TurkStream rimpiazza quindi il fallito progetto delSouth Stream, fortemente voluto dal Cremlino, ma cancellato defiinitivamente nel 2014, dopo le pressioni di Bruxelles, in particolare in seguito all'annessione della Crimea e alle sanzioni europee.
L'infrastruttura potrà poi collegarsi ai corridoi del gas diretti dall'Asia Centrale all'Europa. Come il cosiddetto Corridoio meridionale, che congiunge il giacimento di Shah Deniz, in Azerbaijan, al Vecchio Continente, con il Gasdotto sudcaucasico, con quello Trans-Anatolico e con il TAP, quello Trans-Adriatico.
Il rovescio della medaglia per i membri dell'Ue è che per accedere al gas del TurkStream dovranno pagare royalties, tutt'altro che economiche, ad Ankara.