Previsioni crescita 2019: botta e risposta tra Bruxelles e Roma

L'economia italiana è in affanno, così le previsione di Bruxelles, che tagliano il Pil del Belpaese per il 2018 da 1,3% a 1,1% e rivedono quello del 2019 portandolo da 1,1% a 1,2%.
Dopo una crescita solida nel 2017 l'economia italiana ha rallentato nella prima metà di quest'anno per l'indebolimento dell'export e della produzione industriale e, stando sempre alle previsioni di Bruxelles, una maggiore spesa pubblica e una ripresa degli export non mette al riparo dalla riduzione del debito. Che resta eccessivo.
Immediata la risposta del premier italiano Giuseppe Conte, che in una nota ha sottolineato come le previsioni di crescita della Commissione sottovalutano l’impatto positivo della nostra manovra economica e delle nostre riforme strutturali.
Con una lettera di messa in mora, Bruxelles avvia una procedura di infrazione, chiedendo non solo a Italia, ma anche a Austria, Germania, Lituania, Lussemburgo e Olanda di fornire le informazioni, previste dalle norme sui sistemi di trasporto intelligenti, sulle aree di parcheggio sicure destinate agli automezzi pesanti e ai veicoli commerciali, che dovrebbero confluire in una banca dati centrale europea..
I sei Paesi dispongono ora di due mesi per rispondere alla lettera di costituzione in mora.