La pena più pesante chiesta ler l'ex vicepresidente del Govern, Junqueras
Colpo di scena in Spagna. Dopo la richiesta di carcere fino ai 25 anni per i leader indipendentisti della Catalogna, accusati dalla procura spagnola di diversi reati, il procuratore di Stato - organismo indipendente nel futuro processo - ha deciso di lasciar cadere l'accusa di ribellione e di alleggerire altre pene contro i nove indipendetisti, ora in carcere. Sedizione invece di ribellione è la nuova accusa.
Le richieste della pubblica accusa spagnola riguardano anche i reati di appropriazione indebita di fondi pubblici e disobbedienza, per i quali erano stati chiesti sette anni di reclusione per Carles Mundo' (ex vice della giustizia), Meritxell Borra's (ex-presidente dell'interno) e Santi Vila (ex commerciante e datore di lavoro), anche per loro saranno chieste pene minori.
I legali dei leader independitisti dovranno presentare il caso nelle prossime settimane e il processo dovrebbe iniziare a gennaio 2019.
Il presidente della Generalitat, Quim Torra, ha indetto intanto una riunione d'emergenza del governo catalano nel Palau de la Generalitat. Soltanto a fine settembre scorso si erano verificati scontri tra indipendentisti e polizia a due giorni dal primo anniversario del referendum sull’indipendenza della regione.
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