Crimea: il racconto dei giovani sopravvissuti alla strage di Kerch

Crimea: il racconto dei giovani sopravvissuti alla strage di Kerch
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Di Salvatore Falco
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La madre dell'assalitore, un infermiera, il giorno della strage ha aiutato a soccorrere i feriti.

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A Kerch, in Crimea, gli inquirenti cercano di ricostruire le ultime ore di Vladislav Roslyakov, mentre i 150 mila abitanti della cittadina ricrodano le vittime - molte giovanissime - della strage all'istituto tecnico.

Daniil, uno dei sopravvissuti, racconta: "Quando siamo usciti tutti, ho aiutato una ragazza colpita da un proiettile e l'ho portata verso un'ambulanza. Provavo a fermare tutte le auto, a fermare tutti i taxi, perché non c'erano abbastanza ambulanze. C'erano diverse persone ferite, qualcuno si è ustionato, un ragazzo non aveva un arto. Abbiamo portato fuori i morti e i feriti, abbiamo portato fuori chiunque fosse presente, ma il secondo piano è crollato e ci possono essere ancora persone sotto le macerie".

Fra le vittime ci sono 15 studenti, undici minorenni, e cinque dipendenti dell'istituto. I dieci feriti più gravi sono stati aerotrasportati in ospedali specializzati in Russia. La madre dell'assalitore, un infermiera, il giorno della strage ha aiutato a medicare le vittime.

"Ogni ora che passa, emergono dettagli sempre più terrificanti del dramma all'Istituto tecnico - conclude l'inviata di euronews, Galina Polonskaya - I giovanissimi sopravvissuti che hanno trovato la forza di parlare dicono che non saranno mai in grado di dimenticare questa terribile giornata".

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