Juan Diego Flórez getta la maschera

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Juan Diego Flórez getta la maschera
Di Andrea Buring
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In un'intervista esclusiva a Euronews la star della lirica mette a nudo le sue emozioni

Che cosa succede quando una star della lirica sale sul palco?

In un'intervista esclusiva a Euronews il tenore peruviano Juan Diego Flórez mette a nudo le sue emozioni.

"All'inizio con il primo pezzo ci si sente sempre un po' a disagio, perché sei lì con tremila persone davanti a te e devi fare la magia. Quindi devi cominciare a sentirti a tuo agio e far sentire a suo agio il pubblico. Se percepisci che magari sono un po' stanchi, o che non sono molto concentrati - perché puoi sentirlo, è incredibile -, allora fai qualcosa per attirarli. Parli con loro o fai una certa nota in un certo modo. In questo modo attiri la loro attenzione. Un concerto è un'arte e io l'adoro".

Come attirare l'attenzione del pubblico

Un'arte in cui il cantante è anche attore e, in qualche modo, autore: "Quando canto 'che gelida manina' io devo pensare a quella ragazza a casa mia, e che stiamo cercando qualcosa, io tocco la sua mano ed è fredda... devo immaginare tutto. E mi piace prendere la maschera, buttarla via, metterne un'altra e poi togliere quella e metterne un'altra ancora. Mi piace. È divertente".

Ad accompagnarlo in questo gioco di maschere, l'inseparabile Vincenzo Scalera: "Vincenzo Scalera è il mio pianista. Sono vent'anni che lavoriamo insieme. Abbiamo fatto moltissimi concerti in tutto il mondo, e abbiamo un sacco di storie da raccontare. Quindi sì, è divertente, ci capiamo con facilità e rapidamente. E anche se faccio un errore, lui capisce che... capisce perfino se sto per fare un errore, e si prepara a reagire".

Per il tenore i giorni dell'opera sono tutt'altro finiti: "Penso che l'opera sia una delle ultime forme d'arte in cui tutto è com'era in origine. I cantanti cantano senza microfono, per cui l'esperienza è molto reale. Nella produzione della musica non si usa nessun tipo di tecnologia. È una forma d'arte completamente pura. Ora la tecnologia è la norma, e il diverso è l'opera, il balletto e tutte quelle forme d'arte che sono pure e che entrano in relazione con il pubblico. E io penso che le performance dal vivo, la musica dal vivo, diventeranno in futuro più popolari che in passato".

Risorse addizionali per questo articolo • Versione italiana e web: Selene Verri

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