Omicidio Ian Kuciak, il Pe in Slovacchia. Individuato un testimone sul caso

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Di Simona Zecchi
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Gli eurodeputati della Commissione per le libertà civili del Pe, la Libe, sono in missione per verificare la situazione sullo stato di diritto, la corruzione e la sicurezza dei giornalisti

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Malta e Slovacchia sotto esame del Parlamento europeo. Gli eurodeputati della Commissione per le libertà civili del Pe, la Libe, sono lì in missione per verificare la situazione sullo stato di diritto, la corruzione e la sicurezza dei giornalisti e per incontrare alcuni familiari di Jan Kuciak e Daphne Caruana Galizia, morti ammazzati a distanza di pochi mesi l'una dall'altro.

L'unica novità, rispetto al marzo scorso, è quella appena emersa della presenza di un testimone degli omicidi del giornalista investigativo Jan Kuciak e della sua fidanzata Martina Kušnírová, avvenuti a Bratislava il 1 febbraio di quest'anno.

"Jan Kuciak - afferma Zuzana Wienk della ONG, "Fair Play Alliance", ha svolto indagini su casi davvero sensibili politicamente, arrivando in alto fino al primo ministro. Penso che si stia vivendo una vera e propria privazione della libertà in Slovacchia, quindi non sono molto fiduciosa sull'accertamento della verità".

Peter Bárdy, l'editore del sito d'inchiesta, "Aktuality.sk" in cui scriveva Kuciak, è molto critico in merito alla gestione delle indagini:

"Non sono soddisfatto per niente: perché la polizia non ha niente in mano o se hanno qualcosa non stanno dicendo nulla. Ancora aspettiamo di sapere quali sono le loro intenzioni su queste indagini."

Lo scorso 1 marzo, la polizia slovacca aveva arrestato sette italiani, membri delle quattro famiglie in odor di `'Ndrangheta che compaiono nel reportage di Kuciak, pubblicato postumo. La Commissione ha in programma diversi altri incontri, come quelli con i rappresentanti dei due governi e delle istituzioni e con i magistrati titolari delle inchieste, membri delle forze armate, giornalisti e ONG, attive nei settori della trasparenza e della lotta alla corruzione.

Tra gli arrestati nel maggio scorso, Antonino Vadalà, l'imprenditore calabrese che era stato  prima fermato e poi rilasciato dalla autorità slovacche e successivamente estradato dalla Dda di Venezia. L'inchiesta aveva fatto cadere le prime teste a Bratislava: oltre alle dimissioni del ministro della Cultura, infatti, avevano fatto un passo indietro dal  governo i due coinvolti nell'inchiesta del giovane reporter sugli affari della 'ndrangheta calabrese in Slovacchia: Maria Troskova, ex fotomodella e assistente del premier Robert Fico (poi dimessosi), e Vilian Jasan, segretario del consiglio di sicurezza. L'ultimo reportage, pubblicato poi integralmente su Aktuality, accusava gli uomini di Fico. I due ,sono indicati nel lavoro di Kuciak, come persone vicine a Vadalà che farebbe parte dell'orbita 'ndranghetista.

In Slovacchia gli eurodeputati hanno pianificato, inoltre, un incontro con il presidente Andrej Kiska, il premier Peter Pellegrini e rappresentanti dei ministeri della Giustizia e degli Interni. A Malta, i deputati scambieranno inoltre pareri con giornalisti e rappresentanti del progetto Daphne.

Ecco quanto ci dice il nostro inviato Gabor Tanacs, che ha seguito l'arrivo della Commissione per le libertà civili del Pe:

"Dopo piu di 6 mesi dall'omicidio del giornalista d'inchiesta Kuciak le autorità slovacche non hanno piu molto da dire. Ancora non ci è dato sapere se è per mancanza di capacità o mancanza di volontà...

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