Genova punta alla ricostruzione del ponte autostradale

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Di Paolo Alberto Valenti
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Anche se i problemi sono tanti e gli sfollati rischiano di trascorrere tanto tempo senza conoscere il loro destino con il progetto lampo di Renzo Piano la superba guarda al futuro

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Si è dimesso anche l'ingegner Bruno Santoro per il disastro del ponte Morandi a Genova. Santoro esce dall'area di vigilanza tecnica sulle infrastrutture e dalla commissione ministeriale che doveva indagare sul crollo.

Almeno 20 indagati

Per lui, come per gli altri 19 indagati, le accuse sono pesanti. La posizione di Santoro aveva fatto discutere ben prima dell'avviso di garanzia perché in passato aveva avuto consulenze con Autostrade. Con le sue dimissioni la Commissione ispettiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nominata dal ministro Danilo Toninelli per fare luce sul disastro, perde un altro pezzo, il terzo. Ferrazza era il presidente della commissione del Mit.Il professor Brencich e Ferrazza anche sono indagati. Il ministero ha affidato la presidenza della Commissione ad Alfredo Principio Mortellaro, dirigente del Consiglio superiore dei lavori pubblici.

I membri della Commissione ministeriale d'inchiesta

Della Commissione fanno parte anche il professor Ivo Vanzi, componente esperto del Consiglio superiore dei lavori pubblici, gli ingegneri Gianluca Ievolella, consigliere di supporto al Presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici e Michele Franzese dirigente tecnico della Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali.

La dimensione del disastro

La tragedia Morandi a Genova dopo aver falciato 43 vite e prodotto diversi feriti grava sugli sfollati che temono di essere abbandonati e che potranno visitare un'ultima volta le loro case solo quando verranno piazzati i sensori sui monconi del ponte.

Il progetto di Piano

Un po' di speranza la porta solo il progetto lampo dell'archistar Renzo Piano che sente come un dovere morale di riparare un ferita diventata enorme nella città. Un crollo che per lui è una moltiplicazione di crolli. Pochi giorni fa ha presentato il modellino del suo progetto.

Il modellino

Un ponte in acciaio, sfavillante e limpido come una nave e con un’anima chiara che consenta alla città di elaborare questo pesante lutto. Quattro corsie più quelle d'emergenza, il nuovo ponte sarà più largo del precedente, appoggerà più del precedente a terra, avrà 18 pilastri a 50 metri l'uno dall'altro, 22 campate e 43 lanterne, in memoria delle 43 vittime del crollo del Morandi.

Un ponte specchio della città

Un ponte che rispecchi anche il carattere della città, che sia parsimonioso ma anche vagamente eterno, dovrebbe realisticamente durare 1000 anni, se il mondo ci sarà ancora. Una sfida ai secoli quindi, una dimostrazione coerente che dalle tragedie ci si rialza e che oggi si devono concepire manufatti che siano ben più solidi di quelli dell'antichità.

Il Colosseo non ha mai fatto la ruggine. Un ponte metallico ce la farà a mantenere l'ossidazione quasi a zero?

Un piccolo incidente alla fine della conferenza stampa l’ad di Aspi Castellucci, indagato anche lui per disastro colposo, ha fatto cadere il modellino di Piano. Il ponticello si è rotto.

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