Le "scuse" dopo le indagini sulla strage di 51 civili il 9 agosto, tra cui 40 bambini in autobus. Onu: crimini di guerra
La coalizione a guida saudita che combatte in Yemen ha ammesso che sono stati commessi “errori” nei raid aerei che, il 9 agosto hanno colpito la provincia settentrionale di Saada, roccaforte dei ribelli huthi sostenuti dall'Iran, uccidendo 51 persone, tra cui 40 bambini a bordo di un autobus.
"Dalle indagini è emerso che sono stati compiuti errori, i responsabili pagheranno, solidarietà alle famiglie delle vittime": così un portavoce della coalizione.
La rara concessione sulla scia della crescente pressione internazionale affinché si faccia di più per limitare le vittime tra i civili in una guerra che, in tre anni e mezzo, ha ucciso oltre 10 mila persone, trascinando il paese – già povero – sull’orlo del baratro.
Secondo un recente rapporto di esperti di Diritti umani delle Nazioni Unite, questi raid costituiscono possibili “crimini di guerra”.