Irlanda: l'appello LGBT al Papa

Irlanda: l'appello LGBT al Papa
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

C'è stata anche una discussione sull'inclusione delle persone LGBT nel calendario dell'Incontro mondiale delle famiglie a Dublino. Il Papa è atteso il 25 agosto

PUBBLICITÀ

Sono attese 500mila persone alla messa di domenica con cui il Papa chiuderà l'Incontro mondiale delle famiglie in Irlanda. Francesco è atteso già il 25.

Nel suo intenso programma di visite ci sarà anche l'incontro con alcune vittime di abusi sessuali da parte del clero, in un Paese che è stato profondamente colpito da questa piaga e a pochi giorni dala storica lettera al Popolo di Dio, in cui il Papa ha espresso vergogna, ha chiesto perdono e invitato i fedeli a denunciare le violenze.

Il congresso pastorale è in corso a Dublino da martedì. Tra gli appuntamenti anche un incontro sull'inclusione nella Chiesa delle persone Lgbt.

"Vogliamo essere parte della Chiesa, avere voce. Abbiamo la nostra fede e vogliamo condividerla nel mondo", dichiara Eddie McGuiness, guida del Pride cittadino.

L'inserimento della discussione sulla discriminazione degli omosessuali nel calendario del meeting delle famiglie aveva scatenato violente critiche da parte di cattolici tradizionalisti,che avevano raccolto alcune migliaia di firme per impedire l'evento.

L'ultima visita di un pontefice in Irlanda è avvenuta 40 anni fa. Il Paese che incontrò Giovanni Paolo II era molto diverso da quello che a maggio ha detto sì con un referendum alla legalizzazione dell'aborto e dove, secondo fonti governative, un terzo degli irlandesi non vive in una famiglia cosiddetta tradizionale.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

"Crimini ripugnanti": il mea culpa del Papa in Irlanda

Italia, comunità Lgbt critica il Vaticano per la condanna di maternità surrogata e gender

Pasqua, il Papa: "Fermare venti di guerra, scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev"