Elezioni in Svezia: l'immigrazione favorirà i partiti di destra?

Elezioni in Svezia: l'immigrazione favorirà i partiti di destra?
Di Chris Harris
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Tutto quello che dovete sapere sulla tornata elettorale nel paese scandinavo: si vota il 9, il risultato potrebbe essere storico

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Gli svedesi vanno alle urne per eleggere il nuovo governo il prossimo 9 settembre: il voto potrebbe avere portata storica non solo per il paese scandinavo, ma anche per l'Europa. Questa è una guida a tutto ciò che c'è da sapere sulle elezioni politiche in Svezia.

Perché dovrebbero interessarmi

Come già avvenuto in molti paesi europei, la prospettiva di una decisa virata verso partiti populisti è reale e aleggia più che mai su questa tornata elettorale.

Il partito Democratici Svedesi (Sverigedemokraterna, SD), nazionalista e di destra a dispetto del nome, potrebbe raccogliere da solo il 28.5% dei consensi. Dovesse conquistare una qualche forma di potere politico, potrebbe dare il via ad un riallineamento delle politiche nei confronti di Bruxelles e indebolire l'Unione Europea. 

Anche il tema del cambiamento climatico è entrato nel discorso pubblico per la prima volta nel paese, dicono gli esperti consultati: la recente ondata di roghi ha fatto salire in cima all'agenda la necessità di dotarsi di risposte concrete al global warming.

Quali sono i partiti?

I socialdemocratici: Si tratta del partito principale della coalizione di centro sinistra svedese, lo stesso del primo ministro Stefan Lofven. E' uno dei cavalli da battaglia della politica nazionale, il più votato alle elezioni per un secolo. Ma se tutto fosse sul punto di cambiare? 

Il partito moderato: Il movimento di centrodestra - che propone la creazione di più posti di lavoro e una riduzione delle imposte - ha battuto i socialdemocratici nel 2006 ed è rimasto al potere per i successivi otto anni; 

**I Democratici Svedesi: ** Il partito populista locale, con posizioni forti contro l'immigrazione, è guidato dall'elegante Jimmie Akesson. Pare messo bene per questa tornata elettorale: se dovesse ottenere circa il 25% dei voti, come suggeriscono alcuni sondaggi estivi, continuerà nella striscia positiva che lo vede raddoppiare la quota di consensi ad ogni elezione; 

I Verdi Gli ambientalisti hanno avuto un assaggio di potere per la prima volta quando, quattro anni fa, hanno formato un governo di coalizione di minoranza con i socialdemocratici. Pagherà in termini di consensi in quanto partito di governo oppure beneficerà del fatto che il cambiamento climatico ormai è diventata una questione di rilevanza nazionale, in seguito agli incendi e alla siccità degli ultimi giorni?

Rapporto sul clima: Luglio 2018

Altri partiti: Lo spettro politico si completa con i liberali di stampo rurale, il Partito Centrista, e il movimento anti-europeo e di ispirazione comunista, la Sinistra. Ci sono poi i Liberali, i Cristiano-democratici, l'Iniziativa Femminista e il movimento neonazista Resistenza nordica.

Cosa dicono i sondaggi?

I sondaggi estivi assegnano ai socialdemocratici, attualmente al potere, a una quota di voti del 21%, in calo del 10% rispetto a quella registrata alle ultime elezioni parlamentari svedesi del 2014. Sarebbe il peggiore risultato di partito da un secolo a questa parte.  

"Quando parliamo di Svezia e di altri paesi scandinavi li associamo alla socialdemocrazia", afferma Patrik Öhberg, esperto di politica svedese dell'Università di Göteborg. "Ma sembra che questa era stia per finire. Siamo piuttosto diventati un paese come tutti gli altri. Il baluardo della socialdemocrazia forse sta per crollare. Sta succedendo qualcosa di grande, qui".

Come detto, il principale beneficiario del crollo del centrosinistra sarà probabilmente l'estrema destra, rappresentata dai Democratici svedesi: secondo alcuni sondaggi potrebbe ottenere il 28,5% dei voti, più del doppio rispetto a quattro anni fa, prima del picco della crisi dei rifugiati in Europa.

Perché la Svezia è più che mai pronta a schierarsi all'estrema destra?

Il paese ha una disoccupazione relativamente bassa, la sua ricchezza pro-capite è superiore alla media UE ed è tra i primi dieci paesi più felici del mondo. Probabilmente non è mai stata meglio. Ma allora perché gli svedesi si dicono pronti a dare una lezione ai partiti tradizionali in favore dei Democratici Svedesi?  

"La gente vota per i Democratici svedesi per un solo motivo: l'immigrazione", ritiene Öhberg. 

Per Sverker Gustavsson, scienziato politico dell'Università di Uppsala, le ragioni sono più profonde.

"L'economia svedese sta attualmente funzionando molto bene e la disoccupazione è inferiore a quella della maggior parte degli altri paesi", ha affermato. "Ma c'è qualcos'altro: ha a che fare con il malcontento popolare e con la crescita delle aspettative: si ritiene che la politica non riesca a garantire quanto dovrebbe garantire" 

"La cosa importante è che la gente non si sente "a casa" dal punto di vista culturale, dubita che siamo sul binario giusto. Un po' come successo nel Regno Unito con la Brexit o negli USA con Trump".

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Perché l'immigrazione è un tema così importante?

Si tratta di un'eredità della crisi dei rifugiati in Europa del 2015, quando la Svezia ha accolto un numero record di 163.000 richiedenti asilo.

Fino a quel momento il paese di 10,1 milioni di persone era stato un faro del liberalismo in Europa per la sua apertura ai rifugiati. 

Ricordate il film-documentario di Gabriele Del Grande, Io Sto Con la Sposa? I palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa hanno come meta proprio la Svezia.

Ma tutto è cambiato in seguito all'afflusso di tre anni fa, quando le domande di asilo pro capite del paese hanno raggiunto il secondo livello più alto in Europa.

Il governo di minoranza svedese ha compiuto una drammatica inversione di rotta istituendo controlli temporanei alle frontiere e inasprendo le norme per i futuri arrivi. La Danimarca e Copenaghen ha fatto lo stesso al confine Sud, con la Germania.

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Anche se l'iniziativa può avere avuto un impatto sui flussi, aggiunge Öhberg, non è stato sufficiente a salvare la credibilità della coalizione socialdemocratica-verde al potere.

"Per tanto tempo hanno continuato a dire: 'Questa [immigrazione] non è un problema, sei razzista, non dovremmo parlarne, è una vittoria per tutti', dice Öhberg a euronews. "Poi improvvisamente hanno fatto marcia indietro: 'Oh, ci eravamo sbagliati'".

"L'immigrazione è super importante e ne parliamo sempre di più. Le persone sono sempre più preoccupate. Per tanto tempo l'argomento è stato respinto al mittente e le leggi hanno avuto un'impronta liberale".

C'è un legame tra immigrazione e criminalità?

La Svezia è sì impegnata verso una maggiore integrazione dei rifugiati nella società - esiste anche un sito web in supporto dei nuovi arrivati - ma ci sono alcune statistiche preoccupanti su quanto siano stati efficaci gli sforzi finora compiuti.

Ad esempio, il tasso di disoccupazione tra gli svedesi l'anno scorso era del 4,4%. Quello tra i suoi cittadini stranieri, invece, del 15,3% - lo certifica l'Istituto statistico svedese.

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Inoltre, negli ultimi anni il numero di omicidi con armi da fuoco è aumentato vertiginosamente, raggiungendo l'anno scorso un picco di 43 morti (mai così tanti dal 2006 in avanti).

Non vi è alcuna indicazione che tutto ciò sia direttamente connesso con l'afflusso di richiedenti asilo in Svezia fatto registrare nel 2015, ma violenza e criminalità organizzata sono riconosciuti come due problemi principali dei sobborghi delle principali città svedesi, dove sono molto numerosi gli immigrati. Nelle stesse aree si è osservato anche un aumento degli attacchi compiuti con granate, spesso contrabbandate dai Balcani, e un'ondata di auto date alle fiamme.

"A Stoccolma, Göteborg e Malmo ci sono diversi problemi per via della auto date alle fiamme e delle sparatorie", ha detto il Professor Gustavsson. "Ma non bisogna esagerare perché in un contesto internazionale i numeri non sono così drammatici. In Svezia, però, fino ad ora non avevamo mai conosciuto fenomeni di questo genere".  

"In una certa misura [c'è un legame tra crimini violenti e immigrazione], naturalmente. Ha a che fare con il fatto che è difficile integrare tutti i nuovi arrivati ma è estremamente esagerato perché abbiamo integrato molti rifugiati dalle guerre balcaniche degli anni '90 e fino a un paio d'anni fa c'era consenso generale sul fatto che ci eravamo riusciti bene. Ma ora tutto è cambiato, si guarda ad ogni sparatoria per mettere in discussione il fatto che non avremmo mai dovuto accogliere così tanti immigrati".

"A sinistra", continua l'esperto, "si è sostenuto che lo stato sociale svedese avesse avuto bisogno, nel lungo periodo, di molti giovani per poter funzionare"

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Come è andata la campagna elettorale?

Secondo Öhberg si è parlato principalmente della "questione incendi", da due punti di vista. Il primo ha riguardato lo scoppio di roghi per via della cappa di afa che ha stretto nella sua morsa il paese; l'altro, invece, le macchine date alle fiamme nelle periferie. A seconda dell'occorrenza dell'uno o dell'altro, sono aumentati i consensi nei sondaggi per i Verdi o per i Democratici Svedesi, i quali sostengono che il governo abbia perso il controllo delle periferie. 

Qual è il risultato più probabile?

Mentre il consenso verso i Democratici Svedesi ha attirato i titoli dei giornali, gli esperti dicono che la reale prospettiva che siano loro a governare è debole. Ciò è dovuto principalmente al fatto che, secondo il professor Gustavsson, i partiti di sinistra e di destra si rifiutano di lavorare con loro.

"La cosa ovvia, al momento, è che i partiti a destra ma soprattutto a sinistra non hanno fiducia in queste persone fino al punto di scendere a patti con loro", ritiene Gustavsson.

Il risultato più probabile, ha aggiunto il docente, è o più o meno lo stesso di quello attuale: una coalizione socialdemocratico-verde, o un governo di minoranza del partito moderato che cercherebbe il sostegno di altri partiti su questioni specifiche.

Quale potrebbe essere l'impatto sull'Unione europea?

I Democratici Svedesi vogliono un referendum sull'adesione all'Unione europea ma potrebbe essere necessario cedere terreno su questo punto affinché sia possibile una coalizione con il partito moderato pro-Bruxelles.

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"Se si guardano i sondaggi, l'atteggiamento positivo verso la UE è quello più popolare", conclude Öhberg. "Ma il partito di sinistra e i democratici svedesi vogliono un'uscita della Svezia dalla UE. Anche se ottenessero un 30%, correndo insieme, non credo che ci possano essere grandi cambiamenti. Ma in Svezia esisterebbe un movimento d'opinione forte per la Swexit".

"Non credo esistano possibilità concrete, da questo punto di vista, ma allo stesso tempo non avevo previsto Trump né che i Democratici Svedesi diventassero così grossi: quindi chi sono io per dirvi qualcosa con certezza assoluta?"

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