In migliaia in diverse città contro la diarchia Ortega-Murillo
A macchia d'olio, così si stanno propagando le proteste in Nicaragua contro il governo. Non solo la capitale Managua, anche Leon e Granada scendono in strada per chiedere non solo le dimissioni di Ortega, ma soprattutto la liberazione dei prigionieri politici. Perché il vero problema delle persone arrestate è l'incriminazione. Non è solo resistenza a pubblico ufficiale o protesta non autorizzata, ma terrorismo, banda armata o golpismo. Accuse che permettono una procedura d'urgenza nei confronti di chi viene arrestato. Ad esempio quella di vedere il proprio avvocato solo molte ore dopo l'arresto e a volte essere processato per direttissima senza che la difesa abbia avuto il tempo di preparare l'istruttoria.
E la lotta si sposta su twitter...
Le forze di sicurezza sono state dispiegate a diverse decine di chilometri dalla capitale per evitare che le proteste arrivassero in città. Proteste che ormai investono la quasi totalità della società civile dopo che persino il sindacato dei contadini ha deciso di dire basta alla diarchia di Daniel Ortega e di sua moglie Rosario Murillo.