Bologna, esplosioni a catena, autocisterna in fiamme: un morto e decine di feriti

Bologna, esplosioni a catena, autocisterna in fiamme: un morto e decine di feriti
Diritti d'autore Fonte: Vigili del Fuoco, Twitter
Di Antonio Michele StortoANSA
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L'incendio è stato provocato dallo scontro tra un tir e un'autocisterna che trasportava gpl sul raccordo tra la A1 e la A14 all'altezza di Borgo Panigale

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Dapprima una enorme palla di fuoco visibile dalle strade che alcuni cittadini hanno ripreso, poi il violento incendio, seguito da diverse esplosioni in zona Borgo Panigale, alla periferia di Bologna. Alla ine, è di un morto il bilancio di uno dei più violenti incidenti stradali che la storia italiana ricordi. I feriti sono oltre 60, due dei quali trasportati ai centri grandi ustionati di Parma e Cesena. Fra i feriti anche 11 carabinieri e due poliziotti della stradale, che stavano dirigendo il traffico dopo un precedente incidente stradale.

L'incendio è stato provocato dallo scontro tra un'autocisterna che trasportava gpl e alcuni automezzi sul raccordo tra la A1 e la A14 all'altezza di Borgo Panigale. Ha determinato lo squarcio e il crollo di una porzione della sede autostradale sul ponte che sovrasta la via Emilia.

Da un primo esame dei rottami dell'autocisterna incendiatasi nel tamponamento e poi esplosa sulla Tangenziale di Bologna appare credibile che si sia trattato di un veicolo per il trasporto su strada di Gas di Petrolio Liquefatto (GPL). Si tratta di allestimenti montati generalmente su autotelaio o su rimorchio da trainare con motrice che rendono possibile il trasporto di grandi quantità di combustibile (un valore diffuso sono 48mila litri) reso liquido dalla forte pressione di carico e stoccaggio. A Bologna, purtroppo, sembrano essersi verificate due delle situazioni più pericolose, cioè quella dello scoppio del veicolo per 'pool fire' - ossia per accensione di una pozza di gas liquefatto - e quella del 'jet fire' in cui una perdita di vapori in forte pressione viene accesa da altre fiamme e provoca poi l'eventuale scoppio di tutto il serbatoio.

Foto: Vigili del Fuoco

Intorno all'area dell'esplosione sono andati in fumo tutti i supporti di legno che costeggiano il ponte e fungono anche da barriere fonoassorbenti oltre che da strutture di protezione.

La deflagrazione ha fatto andare in frantumi le vetrate di una concessionaria auto Peugeot e Citroen e ha investito diversi mezzi parcheggiati di fronte alla struttura che sono state danneggiate. La deflagrazione ha fatto tremare le vetrate anche di diversi appartamenti e diverse case della zona alcune andate in frantumi. Diversi sono gli infissi divelti dei caseggiati che si affacciano proprio sulla Via Emilia.

La viabilità è fortemente limitata, l'autostrada A14 è l'arteria che ha più subito conseguenze mentre sono stati forniti percorsi alternativi. Secondo i vigili del fuoco dell'Emilia-Romagna, l'onda d'urto è stata violentissima e molte le ferite da taglio che sono state provocate dai vetri andati in frantumi. Diverse le arterie bloccate:

- il raccordo Autostradale di Bologna-Casalecchio in entrambe le direzioni tra lo svincolo di Bologna Casalecchio e la A14;

- la A14 tra Bologna Casalecchio e bivio Raccordo Bologna Casalecchio/A14 in entrambe le direzioni;

- la Tangenziale di Bologna, tra Bologna Casalecchio e lo svincolo 3 Ramo Verde in direzione della A14 Bologna-Taranto e anche il tratto compreso tra l'uscita 5 Quartiere Lame e lo svincolo 1 Nuova Bazzanese in direzione dell'autostrada A1 Milano-Napoli.

REUTERS/Stringer

Il punto sulle operazioni di soccorso

Le fiamme sono state spente dopo le 16,30. I vigili del fuoco stanno raffreddando l'area per rendere più fattibili gli interventi. Sono rimasti a lavoro soprattutto le unità cinofile e gli operatori 'Usar', ovvero i soccorritori che si occupano di ricerca e salvataggio in ambienti urbani. L'obiettivo, a quasi tre ore dall'incidente, è capire se ci sono altre vittime.

La maggior parte dei feriti è stata trasportata al vicino Ospedale Maggiore. Lo spegnimento delle fiamme è reso difficile dall'elevatissimo calore che rende difficile avvicinarsi. Sarebbero alcune decine anche le auto esplose. Alcuni feriti sono stati colpiti dai detriti.

Gabriele Astolfi, testimone oculare che lavora per Austostrade per l'Italia, ha riferito dell'azione di un canadair per spegnere le fiamme.

In questa foto i vigili del fuoco impegnati nei soccorsi.

L'Aula del Senato ha osservato un minuto di silenzio per le vittime dell'incendio di Bologna

Le registrazioni audio della sala operativa di Bologna

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