Indignazione da parte della comunità LGBT di Oaxaca
La comunità LGBT di Oaxaca, 3,8 milioni di abitanti nel sud-est del Messico, ha espresso indignazione dopo aver scoperto che 17 uomini si sono dichiarati transgender pur di candidarsi e concorrere alle elezioni statali, in programma il prossimo 1 luglio.
"In nessuno dei casi esaminati c'è stato un riconoscimento pubblico. Non hanno nemmeno detto: siamo gay", ha riferito Amaranta Gomez, membro della comunità "muxe" locale, durante una conferenza stampa tesa a denunciare la frode elettorale.
I 17 uomini si sono fatti passare come transgender per beneficiare della quota di genere prevista dalla legge all'articolo 16. A seguito dello scandalo, le loro nomine sono state annullate in via cautelare.
"[Così facendo] calpestano la bandiera LGBT. Attaccano sia la comunità Muxe sia le donne perché quello spazio appartiene a noi, non agli uomini", dice un'altra rappresentante.
I "Muxe", autentico terzo genere a Oaxaca
A Oaxaca, i cosiddetti "muxe" costituiscono un autentico terzo genere. Si tratta di un gruppo molto numeroso, composto da uomini con caratteristiche femminili, travestiti, transgender e transessuali.
Risalgono alla tradizione precolombiana, scrive Il Foglio. "Non solo la cultura zapoteca li accetta, ma nelle famiglie era considerata una fortuna averne uno, per la cura e attenzione con cui i muxe si occupano delle mamme anziane. Secondo le ricerche degli antropologi negli anni 70, almeno il 6 per cento dei maschi locali erano muxe, e la saldatura tra questa tradizione ancestrale e le più moderne mode del politically correct hanno resto facile l’approvazione di quella normativa che nell’Oaxaca ha portato a una legge sulle quote rosa all’apparenza tanto liberale".
Il fatto che ci fossero 19 candidati transgender per le elezioni di quest'anno è stato considerato un successo dai rappresentanti della comunità. Offuscato però dal fatto che in 17 casi degli uomini, per lo più padri di famiglia con mogli e figli, abbiano cercato di falsificare la propria identità sessuale.