Scontro Iran - Israele e l'egemonia nel Levante

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La tesi di Lina Khatib sul Guardian. Senza un piano in Siria, non c'è soluzione alle tensioni

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Molti analisti attribuiscono la tensione crescente tra Israele e Iran al ritiro degli Stai Uniti dall'accordo sul nucleare annunciato da Trump giorni fa. I germi dello scontro dietro all'attacco dello scorso giovedì in Siria, esistevano già. A sostenerlo nella sua interessante tesi, Lina Khatib sulle pagine del Guardian, in cui spiega che la decisione degli Stati Uniti sul Jcpoa, già critici dell'intesa, è arrivata in un momento in cui il contrasto era già in corso.

Fino a che mancherà un progetto concreto d'intervento in siria da parte degli Usa e degli alleati occidentali, continua Khatib, Israele e Iran non smetteranno di sifidarsi. Il controllo della terra di Assad per l'Iran è cruciale per mantenere l'egemonia nel Levante ovvero il corridoio sciita che collega l'Iran al mediterraneo passando per Iraq, Siria e Libano dove è sempre più forte il dominio di Hezbollah, la milizia-partito dopo il recente successo alle legislative.

Le immagini diffuse dall'esercito israeliano mostrano i siti militari controllati dall'Iran in Siria, per chiarire "di non tollerare la minaccia armata di Teherna vicino ai propri confini". Le basi corrispondono ad un'area a nord di Damasco tra Palmira e Deir el Zor a circa 700 chilometri da Gerusalemme.

Il pretesto di Israele per la risposta armata , ovvero un attacco da parte di Teheran con 20 missili nelle alture del Golan, è un ennesimo di una lunga serie. Simbolico il pezzo di drone iraniano, abbattutto dalle forze israeliane, sollevato da Netanyahu durante la conferenza sulla sicurezza a Monaco lo scorso febbraio.

e poi ancora l'attacco alla base aerea T4 in Siria nella provincia di Homs, il 9 aprile condotto dall'esercito isareliano, secondo Russia, Iran e Siria in cui sono morti 7 iraniani. Alla fine dello stesso mese, il raid contro la Brigata 47, le truppe pro-assad, 26 i morti quasi tutti iraniani. per l'Osservatorio dei diritti umani è molto probabile che si sia trattato di nuovo dell'intervento delle forze israeliane.

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