Francia, sì dell'Assemblea nazionale: cosa prevede il disegno di legge su asilo e immigrazione

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Di Cinzia Rizzi
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228 voti a favore, 139 contro e 24 astensioni, per il disegno di legge che ha diviso il parlamento transalpino. Quali sono le principali misure?

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Dopo 61 ore di dibattito sull'arco di una settimana e un migliaio di emendamenti proposti al progetto originale, l'assemblea nazionale francese ha adottato in prima lettura con 228 voti favorevoli, 139 contrari e 28 astensioni, la nuova legge su immigrazione e diritto d'asilo.

Il testo è stato sostenuto dalla maggioranza di governo, mentre hanno votato contro i repubblicani, tutte le forze di sinistra e il partito di estrema destra Front National. La maggioranza non è stata comunque unita, con l'ex socialista Jean-Michel Clément che ha subito lasciato il movimento del Presidente Emmanuel Macron, la République En Marche.

Cosa prevede il testo

Ecco le principali misure del disegno di legge - fortemente voluto dal Ministro degli Interni Gérard Collomb - che verrà discusso in Senato a giugno, con la maggioranza repubblicana che ha già promesso di "modificare sostanzialmente" il progetto. Innanzitutto l'obiettivo del testo è quello di ridurre i tempi di decisione sull'asilo, rinforzare la lotta contro l'immigrazione clandestina e garantire un'integrazione di successo per chi viene accettato.

  • I tempi per l'esame della domanda d'asilo vengono ridotti a sei mesi, contro gli undici attuali;
  • Riduzione da 120 a 90 giorni della scadenza per presentare la domanda, dopo l'arrivo in Francia;
  • Notifica da parte dell'OFPRA (ufficio francese per i rifugiati) "con ogni mezzo" (compresi quelli elettronici) e non solo per posta;
  • Riduzione da un mese a 15 giorni della scadenza per la presentazione di un ricorso al CNDA (tribunale nazionale d'asilo) e possibilità di udienze a distanza, in videoconferenza;
  • Allontanamento facilitato per alcune categorie di persone alle quali è stato rifiutato l'asilo (es. cittadini provenienti da un Paese di origine considerato "sicuro");
  • Scambio di informazioni tra il centro d'accoglienza e l'OFII (ufficio francese per l'immigrazione e l'integrazione) per richiedenti asilo e rifugiati;
  • Permesso di soggiorno di quattro anni, invece di un anno, per i rifugiati titolari di protezione sussidiaria e gli apolidi;
  • Protezione rafforzata delle ragazze a rischio di mutilazione sessuale, estesa ai giovani uomini;
  • Un Paese che perseguita gli omosessuali non può essere considerato "sicuro";
  • Per i minori, estensione del ricongiungimento familiare a fratelli e sorelle;
  • Possibilità di protezione per gli stranieri "che non hanno ancora potuto registrare" la domanda d'asilo;
  • Allegerite le pene per "crimine di solidarietà" per coloro che aiutano i migranti;
  • I richiedenti asilo che non hanno ottenuto risposta dall'OFPRA, potranno entrare nel mercato del lavoro entro sei mesi (e non più nove) dalla presentazione della domanda;
  • Aumento della durata massima della detenzione amministrativa, da 45 a 90 giorni (e non 135, come inizialmente previsto dal governo);
  • Aumento da 16 a 24 ore della durata della detenzione amministrativa, per verificare il diritto di soggiorno e rafforzare i poteri di indagine;
  • Rafforzamento del regime degli arresti domiciliari per tre ore consecutive, in caso di minaccia all'ordine pubblico;
  • Possibilità di concedere l'assistenza al ritorno volontario a uno straniero trattenuto;
  • Estensione dell'udienza a distanza per il giudice delle libertà e il tribunale amministrativo;
  • I deputati avevano elaborato una legge facilitante la detenzione di coloro che erano già registrati in un altro Paese europeo, per portare a 15 giorni (anziché 7) i termini dell'appello e inquadrare i motivi della detenzione;
  • Estensione del "passaporto talento" a nuove categorie;
  • Sistemazione facilitata degli studenti ricercatori;
  • Disposizioni protettive sul diritto di soggiorno delle vittime di violenza domestica;
  • E' stato adottato un emendamento "Emmaüs", affinché i membri dell'associazione possano beneficiare del permesso di soggiorno temporaneo, per "ragione straordinaria", come l'appartenenza attiva all'associazione o come persona che rende servizio alla società.

Risorse addizionali per questo articolo • AFP

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