Il direttore della Cia Pompeo crede che la crisi economica che attanaglia la Corea del Nord sia già motivo di prudenza per kim
L'incontro Trump-Kim sembra ormai instradato anche se tra scetticismo e speranza.
Storico per alcuni, insidioso per altri, che chiedono all'amministrazione Trump di porre condizioni. Perché non chiedere niente in cambio metterebbe in una posizione di forza il leader norcoreano.
Ma il risultato ottenuto, ossia l'incontro di per sé, è già qualcosa per il direttore della Cia Mike Pompeo:
"Mai prima d'ora abbiamo avuto la Corea del Nord in una situazione economica così rischiosa da indurre la sua leadership a chiedere un inconto nei termini in cui Kim l'ha chiesto".
All'indomani delle Olimpiadi invernali in Korea del Sud, Kim Jong-un, tramite ambasciatori sudcoreani, ha fatto pervenire la richiesta dell'incontro alla Casa Bianca. Che lo faccia per aggirare le sanzioni e che l'obiettivo dichiarato sia quello di interrompere i test missilistici ma non il programma nucleare, poco importa; per i più ottimisti, sarebbe il primo incontro in assoluto tra un presidente degli Stati Uniti in carica e un leader nordcoreano.