Le arche di Noè per salvare sementi e dati

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Di Euronews
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Nelle isole Svalbard si stoccano in miniere nascoste non solo sementi di milioni di piante ma anche i dati che si voglono lasciare ai posteri

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Compie dieci anni l'arca di Noè dei semi, cioè la riserva di sementi globali delle isole Svalbard, Norvegia che per il suo compleanno ha ricevuto più di 70.000 nuovi campioni di semi di riso, grano, mais e sorgo.

Sepolta più di 120 metri all'interno di una montagna, ha immagazzinato quasi un milione e sessantamila varietà di colture che sono conservate in provette e scatole allineate sugli scaffali. Questa raccolta di semi è una rete di sicurezza per le 1700 banche genetiche di tutto il mondo che affrontano i rischi di disastri naturali, guerre, cambiamenti climatici o malattie.

Dal 27 marzo dello scorso anno intanto non lontano dalla banca dei semi è stata aperto l'Arctic World Archive che nella stessa remota isola di Spitsbergen protegge dati in un'ex miniera scavata nel permafrost.

Viste le temperature non si tratta di un archivio cartaceo o di uno schieramento di supercomputer.

Tutti i file da conservare sono costituzioni o accordi politici, reperti archeologici, dati scientifici che saranno copiati su supporti analogici durevoli e messi al sicuro da attacchi informatici. Allo scopo si utilizzano quindi pellicole fotosensibili.

Il bunker è aperto a governi ed enti di ricerca che vogliano depositare al suo interno le proprie memorie per i prossimi mille anni. Gli archivi nazionali di Brasile e Messico hanno già contattato la struttura, e molti altri potrebbero seguire il loro esempio, anche i privati.

La visita a 360° al Deposito globale per le Sementi

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