Secondo un esponente del governo i morti sarebbero almeno 45, a cui si aggiungono oltre 30 feriti. L'attacco è stato rivendicato da Al-Shabaab, gruppo terroristico legato ad Al-Qaeda
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Si aggrava il bilancio delle vittime delle due autobombe esplose questo venerdì a Mogadiscio. I morti, secondo quanto dichiarato da un esponente del governo somalo alla Reuters, sarebbero almeno 45, a cui si aggiungono oltre 30 feriti.
Le due esplosioni sono avvenute vicino alla residenza presidenziale e ad un noto hotel della capitale, il Fiyad. Dopo l'esplosione della prima autobomba c'è stato anche uno scontro a fuoco in cui le forze di sicurezza, secondo fonti locali, avrebbero ucciso cinque degli assalitori.
Il duplice attentato ha interrotto un pausa negli attacchi terroristici che durava da dicembre, quando un attentatore kamikaze di Al-Shabaab aveva causato la morte di 18 poliziotti facendosi esplodere all'interno della maggiore accademia di polizia del paese, sempre a Mogadiscio.